La ricerca applicata attrae capitali
p Il Piemonte spinge l’ acceleratore sulla ricerca applicata e, in particolare, sulla industrializzazione dei risultati della ricerca. Dopo Avio Aero, Gruppo Ge, e dopo la giapponese Denso, sono almeno venti i progetti in fase di valutazione avanzata, con investimenti per 250 milioni di euro.
Il primo caso è stato quello di Avio Aero che nello stabilimento di Rivalta svilupperà un nuovo motore a basse emissioni, a seguire è arrivata la giapponese Denso che a Poirino, oltre che nello stabilimento del gruppo giapponese in Campania, investirà in tecnologie produttive innovative destinate allo sviluppo di sistemi di condizionamento e raffreddamento motore, core business della multinazionale dell’automotive. In entrambi i casi, i progetti sono stati inseriti all’interno di un accordo con il Mise e la Regione Piemonte ha utilizzato una misura nuova nel quadro della gestione delle risorse europee, avviata a luglio e per la prima volta applicata in Piemonte, con una dotazione paria 68 milioni. Una misura focalizzata sulle ricadute industriali dei processi di ricerca, cuore dello sviluppo delle imprese manifatturiere ad alto valore aggiunto.
E se i progetti chiusi sono due, ci sono in realtà almeno una ventina di percorsi di industrializzazione dei risultati di ricerca in fase di valutazione avanzata, che coinvolgono nomi importanti della manifattura piemontese, per oltre 250 milioni di investimenti inattività di sviluppo ericadute stimabili incirca 600 milioni di euro.
In corsa, oltre al centro di Ricerca di Fiat Chrysler a Torino, ci sono Biochemtex e Alstom, sui quali sono aperte le valutazioni congiunte con il Ministero dello Sviluppo economico, accanto ad aziende come Bracco e Solvay. La misura, come sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive Giuseppina De Santis, «vede un ampio coinvolgimento sia di gruppi multinazionali che di pmi ed ha probabilmente favorito la decisione di investire sul territorio piemontese anziché altrove». I settori maggiormente coinvolti, aggiunge, sono quelli tipici della specializzazione piemontese: dall’aerospazio all’automotive, ampliandosi ai comparti della microelettronica, dei nuovi materiali e della chimica, oltre che nel campo delle scienze della vita e della chimica verde.