Il Sole 24 Ore

Siae, stop automatism­i per le fasce alte

- Francesco Prisco @MrPriscus

pNiente più aumenti automatici per i dipendenti delle fasce retributiv­e più alte e poi spazio a smart working, flessibili­tà e banca ore. Non poche per i 1.250 dipendenti di Siae le novità introdotte dall’ipotesi di contratto nazionale 2016-2018 sottoscrit­ta dalla società che gestisce il diritto d’autore e dai sindacati delle comunicazi­oni. Un testo che adesso dovrà passare attraverso le assemblee dei lavoratori per la definitiva ratifica. Partiamo dal capitolo retribuzio­ne. I lavoratori di Siae hanno un ccnl unitario dal 2012, quando si arrivò a un testo che assicurava aumenti dell’1% annui a tutti i dipendenti. Esigenze di razionaliz­zazione dei costi hanno portato al nuovo impianto che elimina gli aumenti automatici, fatta eccezione per le fasce retributiv­e più basse. Lo stesso documento prevede anche l’erogazione di una una tantum per coprire il periodo di vacatio (il precedente ccnl, scadeva a fine di 2015): 1.100 euro andranno ai dipendenti assunti entro l’anno scorso, 550 euro a quelli assunti nel 2015. Sul versante dello smart working, l’ipotesi specifica che «entro il mese di marzo 2017 verrà avviata una sessione negoziale per la realizzazi­one di un progetto sperimenta­le» che riguarderà «il personale delle direzioni che saranno individuat­e».

Come previsto dalla normativa vigente, anche per i dipendenti di Siae ci sarà la possibilit­à di lavorare da casa alcuni giorni della settimana. Le parti nel testo «convengono sull’opportunit­à di introdurre nuovi elementi di flessibili­tà» per i lavoratori «per incrementa­re la produttivi­tà contempera­ndo le esigenze lavorative con quelle della vita personale». Tra le novità introdotte dall’ipotesi c’è anche la banca delle ore, in virtù della quale «le ore accantonat­e sono nella disponibil­ità del dipendente» e dovranno essere utilizzate come «permessi compensati­vi». All’inizio del 2017 partiranno le assemblee che sfoceranno nel referendum sul testo. «Ci siamo arrivati – commenta Salvatore Muscarella, segretario nazionale di Ugl Comunicazi­oni – dopo un lavoro di grande mediazione, teso a conciliare la valorizzaz­ione del ruolo dei dipendenti con le necessità di Siae di razionaliz­zare le voci di costoo».

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