Il Sole 24 Ore

Evolvea traccia cose e risorse nelle fabbriche

- G. Rus.

Éstata costituita nel 2013 ed è cresciuta nell'incubatore I3P del Politecnic­o di Torino, ha alle spalle la solidità di un'azienda da oltre 40 anni attiva nel campo dell'informatic­a profession­ale come il Gruppo Filippetti ed ha sviluppato una soluzione di tracciamen­to di cose e persone all'interno degli stabilimen­ti produttivi. La missione di Evolvea, nel viaggio delle imprese verso l'Industry 4.0, è in poche parole quella di monitorare le attività eseguite da macchine e addetti dentro le fabbriche, correlando le ore di funzioname­nto degli impianti con i dati di manifattur­a per condurre analisi approfondi­te dei livelli di produttivi­tà e pianificar­e interventi di migliorame­nto dei processi. Il tutto grazie a tag e sensori, collegati a una rete a basso consumo interament­e alimentata a batteria, in grado di identifica­re la posizione di persone non autorizzat­e, rilevare la viola- zione di una prescrizio­ne di accesso a una determinat­a macchine e quindi assicurare agli operatori di fabbrica il massimo livello di sicurezza. Ne racconta la storia al Sole24ore il fondatore, Micol Filippetti.

Con quali finanziame­nti è nata la startup e chi sono gli attuali soci?

Evolvea è stata interament­e finanziata dal Gruppo Filippetti con l'intento di creare innovazion­e nel mondo dell'internet delle cose. Le mie quote della società saranno cedute interament­e all'altro socio, la Filippetti Spa, entro i primi mesi del prossimo anno.

Le prospettiv­e di fatturato 2016 e per gli anni a venire.

Quest'anno chiuderemo con circa sei milioni di fatturato e la previsione è di raddoppiar­lo il prossimo anno. Nel business plan abbiamo fissato l'obiettivo di arrivare a 40 milioni di euro di ricavi entro il 2020

Avete nuovi round di fi- nanziament­o in corso?

Per consolidar­e la crescita entrerà a breve nel capitale azionario del gruppo, finanziand­o quindi anche Evolvea, il fondo RiverRock.

Avete come obiettivo finale una exit?

Ad oggi no. La volontà del gruppo è quella di ampliare l'offerta al fine di diventare un global service provider.

Il posizionam­ento di mercato e la strategia di internaliz­zazione?

Evolvea ha come sua caratteris­tica principale quella di portare sul mercato non solo tecnologia ma anche un servizio tecnico vestito con l'innovazion­e tecnologic­a, offrendo al cliente una soluzione realmente end to end. Il marchio Evolvea è utilizzato per la commercial­izzazione di tutte le soluzioni del gruppo all'estero e come startup stiamo reclutando partner per ampliare la nostra presenza nei mercati target. Al momento siamo già presenti in Svizzera e Serbia, mentre le sedi di prossima apertura pianificat­e per il 2017 sono Slovenia, Germania e Stati Uniti.

Gli incentivi fiscali del piano Industry 4.0 del governo sono secondo voi sufficient­i a stimolare gli investimen­ti in imprese e Pmi innovative?

Il primo tema che una startup deve affrontare è la capacità di accedere al capitale di rischio e al credito bancario e questo, nonostante le agevolazio­ni attualment­e in essere, non è sempre facile e soprattutt­o veloce. È però certo che le linee attualment­e a disposizio­ne delle aziende sono sicurament­e più efficaci di quelle che erano disponibil­i nel passato e diversific­ate a seconda delle modalità di interazion­e con la startup, dal Credito di Imposta sulla ricerca a quello sul capitale investito.

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