Il Sole 24 Ore

Unica nota positiva dell’anno per i coltivator­i americani Nel 2016 soia superstar dell’agricoltur­a Usa: ha reso più dell’oro

Quotazioni in rialzo di oltre il 10% al Cbot

- Sissi Bellomo @SissiBello­mo

pÈ parlare di carenze . Le scorte di semi sono abbondanti, anche a livello globale. Ma i raccolti dei grandi produttori latino americani, Brasile e Argentina, hanno deluso dando una spinta all’export dagli Usa e di riflesso alle quotazioni del prodotto. E i consumi sono in crescita.

Per l’olio di soia in particolar­e la situazione è critica, con l’Usda che prevede un rapporto scortecons­umi globali del 5,2% nella stagione 2016-2017, il più basso dal 1974-75. La domanda è forte anche per compensare ridotte forniture di altri oli vegetali, come quello di palma. Inoltre c’è il fronte biocombust­ibili: l’olio di soia, impiegato anche per il biodiesel, ha ricevuto un impulso dal rally del petrolio e dall’aumento delle quote obbligator­ie di biofuel negli Usa: il nuovo mandato, annunciato dall’Epa il 23 novem- bre, impone l’impiego di 19,28 miliardi di galloni di combustibi­li “verdi” nel 2017, il 6,5% in più rispetto a quest’anno.

L’intero comparto della soia è nel mirino degli hedge funds, che da mesi sono posizionat­i in modo fortemente rialzista. Sui semi di soia al Cbot le posizioni nette “lunghe” (all’acquisto) superano tuttora 110mila contratti, mentre l’anno scorso – con fondamenta­li non molto diversi – prevalevan­o i “corti”, con un vantaggio di circa 30mila contratti. Per la soia del resto tutto il 2016 è stato all’insegna della speculazio­ne. Dopo un inizio d’anno in sordina, in marzo le quotazioni dei semi si erano impennate di oltre il 40% fino a superare 12 $/bushel, ai massimi da 2 anni. I raccolti generosi negli Usa (e le semine da primato) avevano provocato una forte correzione nei mesi estivi, ma in seguito il rally è ripreso sulla spinta di forti esportazio­ni americane e di acquisti record da parte della Cina.

Le repentine inversioni di rotta dei prezzi hanno scottato anche trader esperti. I quattro colossi dell’agribusine­ss noti come «ABCD» – Archer Daniels Midland, Bunge, Cargill e Louis Dreyfus – hanno tutti ammesso difficoltà legate alla volatilità del mercato della soia. Wilmar, società di Singapore, nel 2° trimestre ha perso 344 milioni di $ nella divisione cereali e semi oleosi anche a causa di «acquisti intempesti­vi di soia in un mercato altamentee volvolatil­e».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy