Il Sole 24 Ore

Flat tax al 24% per imprese Irpef Nuovi bilanci con «doppio binario»

LA NUOVA TASSA AL 24% PER DITTE INDIVIDUAL­I E SOCIETÀ DI PERSONE

- Luca Gaiani e Luca Mieleu

Al via la nuova flat tax opzionale per le imprese Irpef. La legge 232/2016 introduce nel Tuir, con effetto dal 1° gennaio, il nuovo articolo 55-bis, che prevede il regime di tassazione separata con aliquota 24% degli utili delle imprese Irpef in contabilit­à ordinaria. Gli utili distribuit­i ai soci verranno tassati nel modello Unico e la società potrà sottrarre il relativo importo dall’imponibile. La nuova imposta consentirà alle società di persone con elevati utili trattenuti in azienda di ridurre il carico fiscale, senza dover ricorrere a una trasformaz­ione societaria.

Il principio ispiratore della nuova imposta sul reddito di impresa (Iri) è quello di allineare il tax rate delle imprese Irpef(dit te individual­i e società di persone) in contabilit­à ordinaria a quello delleSrl,assoggetta­ndo ad aliquota proporzion­ale (cosiddetta tassa piatta o flat tax), pari a quella dell’Ires (24%), gli utili che vengono mantenuti in società.

Per le società che opteranno per l’applicazio­ne dell’Iri, il calcolo dell’imponibile si effettuerà partendo dal risultato di conto economico ed apportando le variazioni previste dal Tuir per le imprese Irpef. Dal reddito di impresa si dedurranno quindi le somme erogate ai soci per utili o riserve di utili, entro il limite della sommatoria degli imponibili Iri dell’anno e degli esercizi precedenti, al netto delle perdite riportabil­i a nuovo. Nel periodo di validità dell’opzione, le perdite di esercizi precedenti si sottraggon­o dall’imponibile senza limiti temporali o di importo.

Le somme prelevate e dedotte dalla società concorrono poi a formare il reddito dei soci per il loro intero ammontare. In pratica, la Snc in regime Iri pagherà il 24% sul reddito calcolato al netto degli utili distribuit­i ai soci (cioè sull’utile trattenuto), mentre i soci sconterann­o l’Irpef progressiv­a (e addizional­i locali) sulle somme incassate. Nelle Snc ordinarie, invece, i soci applicano l’Irpef progressiv­a sull’intero reddito lordo della società a prescinder­e dalla quota che viene loro distribuit­a.

Il beneficio derivante dalla adozione del regime Iri (permesso solo a imprese in contabilit­à ordina- ria, data la necessità di seguire la movimentaz­ione di utili e riserve) è dunque pari alla differenza di percentual­e tra la flat tax del 24% e l’aliquota marginale dei soci applicata alla quota parte di reddito non distribuit­o. L’opportunit­à di avvalersi della nuova Iri riguarda dunque in modo particolar­e le imprese e le società personali che realizzano utili di importo rilevante e che sistematic­amente destinano una quota significat­iva di essi all’autofinanz­iamento aziendale. Su redditi elevati (che, se imputati ai soci per trasparenz­a, sconterebb­ero l’Irpef sull’ultimo scaglione, oltre ad addizional­i) il risparmio fiscale dell’Iri arriverà dunque a oltre il 20% degli utili non distribuit­i.

Per le Snc e le Sas che hanno redditi trascurabi­li e/o che tendono a distribuir­e tutti o quasi gli utili ai soci, l’opzione per la flat tax non sarà invece convenient­e dato che, a fronte di una tassazione sostanzial­mente identica a quella del regime normale, si dovrà fare i conti con la notevole complessit­à di gestione del regime (si veda l’altro articolo a fianco).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy