I giovani disertano la televisione
Nel 2016 crescono Sky, Discovery e La7 - Rai resta il pr imo editore - Canale 5 sopra Rai 1 in autunno In calo del 15,6% gli spettatori di 15-19 anni e del 9,7% i 25-34enni
pC’è daytime, +7,2% nelle 24 ore) sia sul target pregiato 15-64 anni (+20,7% in prime time, +8,3% in daytime, +10,5% nelle 24 ore) secondo dati forniti dalla stessa Mediaset. “Tu si que vales”, “Il Grande Fratello Vip” o “Francesco il Papa della gente” hanno portato su gli ascolti che possono anche sempre beneficiare dell’evergreen “Striscia la Notizia”. In questo quadro, come comunicato ieri da Mediaset riferendosi alla stagione 2016-2017 (e non quindi all’anno 2016), parla di «un primato che consente al totale delle reti Mediaset di registrare nelle 24 ore il 32,8%, un dato addirittura in crescita di 1,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2015». Pure in questo caso ci sono però le dolenti note. Italia 1 e Rete 4 hanno perso sia nel giorno medio (rispettivamente -0,45 e -0,47) sia nel prime time (-0,6 e -0,55 punti). Anche come singolo editore Mediaset nel corso dell’anno, pur con quasi un terzo di share totale (31,73% nel giorno medio e 31,75% nel prime time) ha perso sia nel giorno medio (-0,61 ) ma soprattutto nel prime time (-2,26 punti e -784mila spettatori).
Certo, c’era da fare i conti con eventi sportivi (Europei e Olimpiadi) trasmessi da Rai e Sky e con l’attivismo dei gruppi internazionali concorrenti. Nel giorno medio Discovery (forte del suo canale free Nove) si posiziona nel 2016 come terzo editore (6,68% di share; +0,45 punti) con a seguire una Sky (6,41%; +1,28) che ha beneficiato del boom di Tv8, diventata seconda rete segmentata dopo Real Time (di Discovery) nel giorno medio e Iris (Mediaset) in prime time. In prima serata Sky (7,32%; +1,44) precede invece Discovery (5,22%; +0,57). A seguire, in entrambe la fasce, una La7 in crescita sia nel giorno medio (3,71%; +0,13), sia nel prime time (4,51%; +0,15 punti). Politica e referendum hanno fatto felice Urbano Cairo.