Il Sole 24 Ore

Italo esce in anticipo dalla solidariet­à

Entro la prima metà del 2018 saranno operativi 12 nuovi treni

- Cristina Casadei

Sarà un inizio d’anno incoraggia­nte per i lavoratori di Ntv-Italo, l’operatore privato italiano sulla rete ferroviari­a ad alta velocità, guidato da Andrea Faragalli Zenobi. La flotta che oggi ha 25 treni si arrichirrà di 12 nuovi convogli che «entreranno in funzione tra la fine di dicembre del 2017 e il primo semestre del 2018», spiega Gianbattis­ta La Rocca, da poco direttore generale del gruppo. Arriverann­o nuovi treni che faranno aumentare anche i lavoratori - «ne assumeremo 160 e inizieremo le selezioni proprio a inizio anno», dice La Rocca - ma soprattutt­o finirà l’epoca dei contratti di solidariet­à. In anticipo. L’accordo raggiunto da La Rocca e dal responsabi­le delle risorse umane, Rosario Izzo, con i sindacati prevede che il contratto di solidariet­à termini con il 2016, invece che ad aprile 2017. E che i lavoratori inizino l’anno senza più ammortizza­tori.

«Il primo contratto di solidariet­à siglato da Ntv risale al marzo del 2014 - ricorda La Rocca -. Fu, allora, una solidariet­à di tipo difensivo, con una percentual­e di riduzione dell’orario di lavoro tra l’8 e il 10%. Nel 2014 però la situazione peggiorò progressiv­amente e per questo fu raggiunto un nuovo accordo per un contratto di solidariet­à biennale con una percentual­e di riduzione dell’orario del 21%». A poco a poco, però la rotta è cambiata. «L’azienda ha avviato un nuovo percorso sia da un punto di vista industrial­e che di mercato che ha portato a rivedere i processi commercial­i e di marketing ma anche industrial­i», prosegue La Rocca. I passeggeri intanto sono aumentati progressiv­amente. A fine 2016 dovrebbero arrivare a 11 milioni, erano 9 nel 2015 e 6 nel 2014. «L’efficienta­mento interno e l’aumento della produttivi­tà hanno consentito, all’inizio del 2016, di dimezzare la solidariet­à, passata dal 21 all’11% - spiega La Rocca - e adesso di eliminare il ricorso agli ammortizza­tori».

Da gennaio la busta paga dei lavoratori di Italo sarà quindi senza solidariet­à e in contempora­nea inizierann­o le selezioni di 160 tra operatori di impianto, macchini- sti e hostess o steward di terra o di bordo. «L’arrivo dei 12 nuovi treni porterà ad un aumento della produzione del 40% nel 2018», spiega La Rocca, e proprio per questo partirà una nuova campagna acquisti. «Il 25% saranno macchinist­i - puntualizz­a La Rocca -, gli altri saranno invece operatori di impianto e hostess o steward». Lavorare in Italo significa lavorare in una società molto giovane - «quando siamo partiti l’età media era 26 anni, adesso è 31», dice La Rocca - dove la popolazion­e aziendale è equamente suddivisa tra uomini e donne e dove si predilige la crescita interna. Chi vuole candidarsi per fare l’operatore di impianto dovrà avere un diploma tecnico, vista 10/10 e disponibil­ità a lavorare su turni nelle città dove sono presenti gli impianti di Ntv (Napoli, Roma, Milano e Venezia). Chi vuole invece candidarsi per fare la hostess o la steward dovrà avere un diploma o una laurea, conoscere bene almeno l’inglese e avere una forte propension­e a lavorare col cliente.

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AGF La crescita. A fine 2016 i passeggeri di Italo arriverann­o a 11 milioni

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