Il Tar sospende l’ordinanza anti-botti del Campidoglio
Sospeso dal Tar Lazio il divieto di fuochi e botti che era stato disposto da oggi alla mezzanotte del 1° gennaio dalla sindaca di Roma Virginia Raggi per «garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana e la protezione degli animali». Il tribunale , con un decreto cautelare urgente, ha accolto il ricorso presentato dall’Anisp, l’associazione nazionale imprese spettacoli pirotecnici, pronta a presentare richiesta di risarcimento per i danni a un mercato che si aggira sui 2-3 milioni di euro. Analogo ricorso era stato presentato dall’Associazione pirotecnica italiana.
Il Tar si pronuncerà nel merito il 25 gennaio. Ma intanto il Capodanno romano, pur senza concertone, si accenderà. Lo stop, che segue quello dell’Oref sul bilancio previsionale 2017-2019, ha rinfocolato gli attacchi da parte delle opposizioni. «Oltre al merito il Tar ha eccepito anche l’incredibi- le pasticcio formale e procedurale che ha accompagnato» l’ordinanza della sindaca, ha commentato il consigliere Fdi Fabrizio Ghera, ricordando come l’atto della prima cittadina, firmato il 22 dicembre, non fosse stato inoltrato alla prefetta di Roma, Paola Basiloni, prima di essere pubblicato nell’albo pretorio del Campidoglio.
Nel frattempo, è continuata anche ieri e proseguirà oggi la maraton<a di giunta, commissione e Aula per approvare quante più delibere sui debiti fuori bilancio (17 quelle varate dall’assemblea). Sono passati in giunta i primi due provvedimenti su Atac, per un totale di 27,5 milioni (ne resta uno da 18 milioni). In tutto finora sono stati impegnati 43 milioni. L’obiettivo è arrivare a 70 milioni. Ma non si riuscirà a usare entro fine anno tutti i 137 milioni di spazi di finanza pubblica riconosciuti dal Mef per il 2016.