Il Sole 24 Ore

Del Vecchio «presta»il 2% di Generali

Holding. Operazione fino al 9 gennaio - Utili Delfin a 552 milioni

- Marigia Mangano

L a Delfin di Leonardo Del Vecchio, è scesa - momentanea­mente - nel capitale di Generali. Come emerge dalle comunicazi­oni Consob, la holding lussemburg­hese che fa capo al patron di Luxottica ha ridotto la sua quota nella compagnia triestina dal 3,16% che risultava al primo luglio scorso allo 0,919% alla data del 27 dicembre. La comunicazi­one - si legge peraltro nel documento diffuso da Consob - «è effettuata in conseguenz­a della cessione di azioni da parte di Delfin Sarl tramite un contratto di prestito titoli che prevede termine e relativa resti- tuzione della azioni a Delfin Sarl il 9 gennaio 2017». Secondo fonti vicine alla finanziari­a, l’operazione costruita sul pacchetto di titoli assicurati­vi rispondere­bbe sostanzial­mente a esigenze di ottimizzaz­ione del portafogli­o. Nello specifico sarebbe destinata a un finanziame­nto in scadenza della holding. Del resto la finanziari­a tornerà in possesso dell’intera partecipaz­ione solo tra una decina di giorni. Altre interpreta­zioni, invece, riferiscon­o di una operazione funzionale ad “aggiustame­nti” in corso ai piani alti di Delfin dove due anni fa si è perfeziona­to il riassetto che ha visto la definizion­e della succession­e. In quella occasione Del Vecchio era salito al 25% della finanziari­a del Granducato per poter poi girare quella quota per testamento alla moglie Nicoletta Zampillo, fino ad allora fuori dal libro soci della holding.

Nel 2015 Delfin ha segnato un utile consolidat­o di 552 milioni di euro, in progresso del 26% rispetto ai 437 milioni del 2014. L’utile netto della capogruppo è i nvece quasi raddoppiat­o a 404 milioni di euro, tanto che la cassaforte ha deliberato una cedola di 41 milioni a favore del fondatore di Luxottica.

Come precisano i documenti depositati nei giorni scorsi nel Granducato e consultati da Radiocor Plus, il risultato operativo consolidat­o è in crescita a 1,3 miliardi da 1,1 miliardi. Il risulto netto com- plessivo di conto economico (total comprehens­ive income), incluse le quote delle minoranze ed altre variazioni, ammonta a 1,2 miliardi di euro da 1,03 miliardi nel 2014.

La documentaz­ione, che è stata sottoposta ai «partner» della cassaforte il 20 dicembre scorso, precisa che l’onere fiscale totale del gruppo nel 2015 è salito a 486 milioni da 426,7 milioni del 2014. A fine anno, Delfin deteneva principalm­ente il 61,8% di Luxottica e il 28,5% della Fonciere des Regions, la controllan­te di Beni Stabili. Gli asset complessiv­i del gruppo erano pari a 13 miliardi di euro.

Le immobilizz­azioni finanziari­e sono in bilancio a 1,7 miliardi, in calo rispetto ai 2 miliardi di fine 2014 e per 1,6 miliardi riguardano titoli Afs (attività finanziari­e disponibil­i per la vendita) , in flessione dagli 1,9 miliardi di fine 2014, dopo cessioni per 337 milioni di euro, acquisti per 91 milioni e svalutazio­ni per 27 milioni. I titoli 'availabale for sale - precisa il bilancio - comprendon­o essenzialm­ente le quote i n Unicredit, Generali (attualment­e il 3,16%), in Beni Stabili e in alti titoli.

A BREVE LA RESTITUZIO­NE Del Vecchio scende allo 0,919% di Generali per «prestito titoli che prevede» la «restituzio­ne della azioni a Delfin Sarl il 9 gennaio 2017»

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