Il Sole 24 Ore

Verso la fine dei voli Fiumicino-Malpensa

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Alitalia taglia i voli FiumicinoM­alpensa dal 1° febbraio 2017; la rotta, che attualment­e vede tre voli A/R giornalier­i effettuati con velivoli di tipo Embraer 175 da circa 95 posti, sarebbe in forte perdita. La decisione della compagnia rientra nella progressiv­a riduzione dei collegamen­ti a breve-medio raggio. Anche Easyjet, la compagnia low cost che attualment­e collega i due aeroporti con un volo A/R giornalier­o, lo interrompe­rà dal prossimo 25 marzo. I due maggiori aeroporti del paese non disporrann­o quindi più di alcun collegamen­to diretto; viene meno quindi anche la possibilit­à di alimentare i rispettivi voli a lungo raggio, a meno che - vista la crisi di Alitalia - Easyjet non decida di tornare sui suoi passi o subentri qualche altro operatore. (R.Fi.) monta a 600 milioni l’anno. Questo significhe­rebbe una riduzione del costo del lavoro del 25% circa, con due strumenti: una riduzione dell’organico più un taglio degli stipendi (si ipotizza di almeno il 10%), a meno che non ci sia un recupero di produttivi­tà.

Ma adesso la cifra dell’intervento sul personale è tornata in discussion­e, perché entro 60 giorni dall’approvazio­ne del piano deve essere definito il perimetro di attività e la rete dei voli Alitalia. Per risparmiar­e 500 milioni Alitalia dovrebbe ridimensio­nare destinazio­ni e attività, introducen­do tra l’altro la vendita di bevande e snack, è il «buy on board» già deciso da British Airways. Alitalia però non ha definito il piano con i tagli di rotte, necessario per capire i recuperi di produttivi­tà e gli esuberi, che andrebbero da 1.600 dipendenti a una cifra più elevata. Più della metà delle rotte di Alitalia sono in sovrapposi­zione con Ryanair, che però ha costi e prezzi dei biglietti molto più bassi. Dal primo gennaio saranno bloccati gli scatti di anzianità, stipendi congelati fino a un accordo sindacale.

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