Crescita, mini-segnali di fiducia
Aumentano gli ordini per il manifatturiero
p «L’indicatore anticipatore dell’attività economica registra una ripresa, delineando una prospettiva positiva del ritmo di crescita dell'economia nei prossimi mesi». Così l’Istat valuta l’andamento dell’economia italiana nei primi mesi del 2017. L’istituto osserva anche un miglioramento della fiducia del settore manifatturiero. Giudizi positivi anche dai consumatori.
Aumento degli ordinativi del settore manifatturiero e miglioramento dei giudizi dei consumatori. È attorno a questi due elementi che l’Istat nella sua nota mensile di dicembre disegna un consolidamento di «segnali positivi» per l’economia italiana. Insomma, un’Azienda Italia in cerca di fiducia in un anno fatto di alti e bassi, ma che ora presenta un «indicatore anticipatore che torna positivo delineando il proseguimento dell’attuale fase espansiva».
L’analisi dell’Istituto nazionale di statistica prende le mosse dallo scenario internazionale, partendo da una crescita Usa che «prosegue a ritmi sostenuti». Per quanto riguarda l’area euro la crescita «è attesa proseguire su ritmi moderati anche negli ultimi mesi del 2016». C’è tuttavia da rilevare il dato, in affanno, del commercio mondiale: -1,1% congiunturale a ottobre, secondo il Central Plan Bureau, con rallentamenti sia per le economie avanzate sia per quelle emergenti.
Per quanto riguarda l’Italia, la fotografia ritrae progressi, ma anche qualche risacca. La produzione industriale, ad esempio, al netto delle costruzioni a ottobre ha segnato una variazione nulla rispetto al mese precedente. Variazioni positive, si legge nella nota dell’Istat, si sono registrate nell’energia (+2,1%), nei beni strumentali (+0,5%) e nei beni intermedi (+0,1%), mentre risultano in diminuzione i beni di consumo (-0,9%). Nella media del trimestre agosto-ottobre 2016 la produzione risulta comunque in aumento dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. L’andamento del fatturato dell’industria conferma invece con maggiore decisione «l’evoluzione positiva del settore manifat- turiero. L’aumento segnato a ottobre (+0,8%) si accompagna alla variazione positiva del trimestre agosto-ottobre rispetto ai tre mesi precedenti (+2,3%, +2,1% per il fatturato interno e +2,6% per quello estero); in particolare, i beni strumentali hanno evidenziato l’aumento più significativo (+5,1%)». Dalle costruzioni invece arrivano segnali negativi con un -0,9% per l’indice destagionalizzato della produzione a ottobre, dopo un forte calo a settembre. Luci e ombre anche per le vendite al dettaglio. Sempre a ottobre l’incremento congiunturale in volume è stato dell’1,2% con medesima intensità fra beni alimentari e non alimentari, ma nel trimestre agosto-ottobre le vendite in volume hanno comunque segnato un -0,2%.
L’Istat definisce poi «contrastanti» i segnali sul commercio estero. A ottobre si è infatti registrata una variazione positiva per le importazioni rispetto al mese precedente (+2,7%) e una stazionarietà per le esportazioni. A novembre i flussi commerciali con i paesi extra-Ue sono risultati in miglioramento, con un incremento più marcato per le esportazioni (+3,4%) e più contenuto per le importazioni (+1,4%).
Alla voce del lavoro l’Istat evidenzia infine un calo di occupati nel terzo trimestre dovuto alla contrazione del lavoro indipendente (-1,5%) a fronte di un aumento dei dipendenti (+0,4%). A ottobre il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,6% a fronte di una media del 9,8% nell’area euro (dati destagionalizzati). Sempre nel terzo trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,9% tendenziale), mentre scende (-5,7%) la fascia di inattivi più vicini al mercato del lavoro. «La maggiore propensione alla ricerca di un lavoro – si legge nella nota – è confermata dall’aumento delle persone che in un anno sono transitate dallo stato di inattività verso quello di disoccupazione». A dicembre le attese formulate dagli imprenditori sulle tendenze dell’occupazione, segnalano un miglioramento nell’industria manifatturiera e una diminuzione nei servizi, nel commercio e nelle costruzioni.
COMMERCIO ESTERO L’Istituto di statistica segnala i due volti degli indicatori: a ottobre bene le importazioni ed export stazionario A novembre balzo extra Ue