Campania, contratti di sviluppo al via per 1,5 miliardi
«Stiamo lavorando alla definizione di un accordo quadro che darà ulteriore impulso ai nuovi contratti di sviluppo»: così l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Amedeo Lepore, prevede anche il prossimo anno una stagione di investimenti industriali . E lo fa proprio mentre il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, legge il bilancio delle attività dell’anno.
Lepore fa riferimento ai nuovi progetti industriali da realizzare in Campania che sono stati proposti a Invitalia. Per quelli che saranno approvati da Invitalia ci sarà un finanziamento del governo a valere su un fondo di 1 miliardo approvato dal Cipe in agosto, e per quelli che rispondono alle scelte strategiche della Regione ci sarà anche il cofinanziamento regionale. «Stiamo discutendo di questo con il ministero dello Sviluppo – spiega meglio Lepore – pensiamo a un rilevante cofinanziamento in linea con gli obiettivi del Patto per la Campania». Lepore chiarisce poi che «l’accordo quadro sarà un modello da riproporre» . E precisa: «Il confinanziamento regionale sarà tale da dare il via alle proposte di investimento approvate, ma servirà anche a costituire un fondo per altri contratti di sviluppo».
Strumento che peraltro ha già avuto attuazione in Campania. Lepore snocciola i dati: 34 i contratti di sviluppo negli ultimi anni ammessi a finanziamento e in parte avviati, 16 quelli in istruttoria per un totale di oltre 1,5 miliardi. A questi, ora si aggiunge la partita dei nuovi, una quarantina, su cui c’è attesa, e che godranno della procedura accelerata voluta dal ministro Carlo Calenda. «Le ultime cinque firme della vigilia di Natale – argomenta il docente di Storia Economica prestato a guidare le Attività produttive nella giunta di Vincenzo De Luca – riguardano grandi e medie imprese campane e una straniera». A tutto ciò i si aggiungono – dice l’assessoreLepore – «altri investimenti produttivi in corso tra il 2015 e il 2017 ». E cita, tra i più significativi, casi interessanti come quelli noti di Apple a Napoli, Cisco, Nestlè a Benevento, Ge Avio in provincia di Napoli, Denso ad Avellino. «Tower – precisa – investe 20 milioni senza incentivi a Caserta». E si domanda : «Tutto ciò significa qualcosa ? – si ferma un attimo – significa che la regione a guida De Luca è diventata più attrattiva». Se le imprese decidono di investire e sono disposte a scommettere su una regione – che deve lasciarsi alle spalle un lungo periodo “nero” – è senza dubbio per un credito maturato dai suoi amministratori.
Insomma, per lo studioso campano la «svolta c’è stata ed è visibile», anche se le statistiche ancora non ne danno una rappresentazione univoca. «Il Pil della Campania nel 2013 calava del 2,1 – ricorda Lepore – nel 2014 perdeva l’1,2. Nel 2015 registriamo + 0,2. Nel 2016 saremo sul +0,6: la regione ha recuperato 2 punti di Pil negli ultimi due anni. A mio parere, si tratta di una crescita significativa». Poi aggiunge: «Sono interessanti i dati relativi alla creazione di nuove società di capitali che, per Srm di Intesa San Paolo, sono pari al 10,7% tra 2014 e 2015; e quelli relativi alla partecipazione estera
ACCELERAZIONE Lepore: «Lo Sportello per le Attività produttive è ormai operativo e nell’arco di tempo di un mese sarà a regime»
agli investimenti quantificata nel + 26,3%».
Alcuni degli strumenti adottati per rilanciare l’economia campana stanno dando frutti interessanti. Altri si spera possano darne nel corso del 2017. Si pensi a esempio alla decontribuzione totale per i nuovi assunti. Provvedimento che già presenta un bilancio in attivo: con 50 milioni sono state finora chiuse 2.152 domande su 2.667 presentate dalle imprese, per un importo totale di 31 milioni e 4.360 nuovi occupati.
Oppure, si ricordi il credito d’imposta sugli investimenti, con uno stanziamento di 25 milioni, da aggiungere a quello del Governo allo scopo di coprire l’intera domanda da parte delle imprese per il periodo dal 2016 al 2019. Lepore elenca altri interventi: la definizione delle aree di crisi industriale non complessa, a cui andranno agevolazioni nazionali fino a 165 milioni a valere sulla Legge n. 181/1989. Le zone economiche speciali, la legge su industria 4.0. «Lo Sportello per le Attività produttive – dice – è operativo ed entro un mese sarà a regime». Sui fondi europei – aggiunge – «grazie alla tenacia del presidente De Luca stiamo facendo un recupero insperato e straordinario delle risorse che si rischiava di perdere».
Tutte le iniziative di sostegno all’economia – precisa l’assessore – «sono frutto di un continuo confronto con le organizzazioni degli industriali e con i sindacati». E chiosa: «La Campania ha un nocciolo duro di imprese virtuose, ora sta a tutte investire, innovare, rischiare».