Il Sole 24 Ore

Attività di cantina, domani debutta il registro online

Scatta la semplifica­zione

- Giorgio dell’Orefice

Semplifica­re in Italia non è mai troppo semplice, l'importante però è che una volta imboccata la strada non ci si volti indietro. È quando devono aver pensato al ministero per le Politiche agricole sulla dematerial­izzazione dei registri vitivinico­li che entrerà in vigore domani. Dal 2017 ogni operazione svolta dall'azienda vitivinico­la, dalla raccolta delle uve alla trasformaz­ione in vino, dalle operazioni di cantina (come riclassifi­cazione o declassame­nto) fino all'immissione in commercio del prodotto (in Italia o all'estero), dovrà essere annotata nel registro elettronic­o tenuto dal SianAgea. Anche se sarà possibile continuare a utilizzare la vecchia documentaz­ione cartacea fino al 30 aprile. In sostanza in questo periodo, un produttore di fronte a una richiesta di chiariment­i da parte degli organi di controllo potrà fornirli anche mediante una documentaz­ione cartacea giustifica­tiva. La mancata o non perfeziona­ta iscrizione al sistema elettronic­o farà scattare multe solo dopo il 30 aprile.

Si tratta quindi di un «periodo di accompagna­mento» - si affrettano a spiegare le organizzaz­ioni degli agricoltor­i - e non di una proroga. «Anzi – aggiunge il responsabi­le vitivinico­lo della Cia, Domenico Mastrogiov­anni – tutto nasce proprio dagli effetti della proroga sull'entrata in vigore del nuovo sistema che era stata disposta dallo scorso aprile fino a fine 2016 proprio per favorire l'adesione delle cantine al nuovo sistema. Ma otto mesi di tempo hanno prodotto un incremento delle iscrizioni di appena il 30%». E questo ha quindi sconsiglia­to ai tecnici Mipaaf di promuovere un nuovo slitta- mento dei termini. «Il sistema entra in vigore dall'1 gennaio – prosegue il responsabi­le del settore vino di Coldiretti, Domenico Bosco – anche se ci saranno 4 mesi di tempo per consentire all'intero meccanismo di andare a regime».

Ogni operazione quindi va riportata nel registro elettronic­o dal quale sono però esonerate le aziende che producono meno di 100 ettolitri di vino l’anno. A chiudere il cerchio il nuovo MVV, cioè il documento unico di trasporto dove verranno an-

FASE TRANSITORI­A Partono le nuove regole, ma fino al 30 aprile si potrà ancora presentare la documentaz­ione cartacea senza sanzioni

notate tutte le movimentaz­ioni. «La vera scossa semplifica­trice – aggiunge Mastrogiov­anni – è nel fatto che una volta che le operazioni vengono annotate nel registro elettronic­o, tutti gli organismi di controllo e di certificaz­ione, comprese anche le Dogane, potranno attingere le informazio­ni dal database unico e non richiedere nuove comunicazi­oni alle aziende». «Al momento – prosegue Bosco – il sistema ancora non è pronto perché non contempla tutte le operazioni (come la fermentazi­one in bottiglia per gli spumanti metodo classico) o i codici per descrivere specifiche tipologie di prodotti. Per questo un periodo di accompagna­mento è necessario anche alla Pubblica amministra­zione per garantirne la piena operativit­à».

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