Il Sole 24 Ore

Muore William Salice uno dei padri dell’Ovetto Kinder

Collaborat­ore di Ferrero dal 1960 PIEMONTE

- Augusto Grandi

Ferrero è ormai diventato un gruppo mondiale di primissimo piano, la Nutella è tra i marchi più famosi al mondo. Ma ad Alba (Cuneo) più che altrove il successo dell’azienda docliariaè legato alla genialità, alla creatività, all’impegno di alcuni uomini.

Michele Ferrero, innanzi tutto, il patron che è scomparso all’inizio del 2015. Ma anche William Salice, suo collaborat­ore per 40 anni e morto nella notte del 29 dicembre a 83 anni. Uomo schivo, Salice, da buon torinese. Eppure era stato lui, insieme a l patron, a creare l’Ovetto Kinder, così come altri prodotti di successo.

Salice, però, aveva sempre precisato che l’inventore dell’Ovetto era Michele Ferrero, ritagliand­o per se stesso il ruolo di «esecutore materiale». D’altronde idea e materia sono sempre andati d’accordo alla Ferrero, nello stabilimen­to di Alba dove Salice era entrato nel 1960. Per lasciarlo solo nel 2007, quando era andato in pensione.

Lo spirito, però, non era cambiato. D’altronde la Ferrero è un’azienda atipica, dove i dipendenti sono davvero collaborat­ori e dove le tutele anche extra lavorative sono una costante.

Così Salice, da perfetto torinese, si era assicurato un buen retiro nella Riviera Ligure di Ponente. Non nella blasonata Alassio o a Sanremo, ma nella più popolare Borghetto Santo Spirito (Savona). E nella vicina Loano aveva creato la Fondazione Color Your Life. Voleva offrire ai giovani l’opportunit­à di sviluppare il proprio talento in vari campi e per questo aveva fatto incontrare migliaia di ragazzi con centinaia di tutor di altissimo livello, compresi grandi imprendito­ri e premi Nobel.

Anche questo, in fondo, rientrava nello spirito della Ferrero e della Langa: profonde radici e sguardo aperto al mondo. Le radici sono fondamenta­li, non si recidono, ma questo non impedisce di conquistar­e i mercati in ogni Continente.

Salice aveva fatto realizzare un poster con un globo tempestato di prodotti dell’azienda dolciaria di Alba. E intorno campeggiav­a la scritta “Michele Ferrero, il genio: è stato un onore e un privilegio aver lavorato con lui per 40 anni”. Lo stesso senso dell’onore e del privilegio che aveva spinto i lavoratori ed i pensionati della Ferrero a presentars­i davanti all’azienda per spalare il fango in occasione di una devastante alluvione.

CARATTERE SCHIVO Aveva sempre precisato che l’inventore era Michele Ferrero, ritagliand­o per se stesso il ruolo di esecutore materiale

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Torinese. William Salice

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