Il baseball (Mlb) investe 300 milioni per i giochi
Lo scorso gennaio un videogiocatore giapponese, Dodai Murige, ha finito “Super Mario Bros” in 14 minuti e 46 secondi. Indossando un paraocchi. La performance è stata vista attraverso il suo canale Twitch da milioni di spettatori.
Meno di quanti hanno seguito l’impresa dell’utente darbian, che il 13 aprile, pur senza maschere a oscurargli la vista, sempre in diretta Twitch ha concluso lo stesso gioco in 4 minuti, 57 secondi e 26. A oggi la partita è stata rivista su YouTube più di 3 milioni di volte.
Se fino a pochi anni fa guardare qualcuno videogiocare era un passatempo per fanatici, oggi Newzoo stima che gli spettatori del gaming online nel 2016 potrebbero aver superato il mezzo miliardo.
Le previsioni, in collaborazione con l’agenzia di marketing Nevaly, indicano per di più come il 35% dei giocatori scopra le (nuove) pubblicazioni del settore grazie alla fruizione video, ben di più di quanto accada attraverso altri media, tv e siti specializzati compresi.
Già questo giustificherebbe gli investimenti di diversi colossi, da YouTube, con il suo canale dedicato, ad Amazon, che nel 2014 ha acquisito per 970 milioni di dollari Twitch.tv, il monotematico nato in seno alla piattaforma di streaming generalista Justin.tv. Oggi, a 5 anni dal lancio, Twitch ha superato in Brasile e nei territori di lingua inglese addirittura il concorrente di San Bruno.
Alle cifre dà un contributo crescente l’esport, tanto che nel settore è risultato epocale il sorpasso, lo scorso agosto, delle ore spese a seguire i “Dota 2 International”, 33,2 milioni in un mese, su quelle dedicate dagli spettatori all’abituale primatista “League of Legends” (24,1), il massive online battle arena, o “moba”, della californiana Riot Games, che rimane comunque in testa alla classifica annuale con 79,3 milioni di ore di gioco visualizzate solo nei primi 8 mesi del 2016.
Per avere riferimenti più chiari, con un picco di 27 milioni di utenti connessi per i “World Champioships” nel 2014, “League of Legends” ha superato le coeve Finals Nba (15,5 milioni per gara) e le World Series di baseball (15,8), quelle dei record grazie all’eccezionale gara 7. E non è un caso che due settimane fa BAMTech, la compagnia di video streaming della Major League Baseball, si sia accaparrata per 300 milioni di dollari i diritti di trasmissione esclusiva delle partite di “League of Legends” fino al 2023.
Come a ribadire che se non si possono battere, meglio farseli amici. E guadagnarci sopra. Lungi dalle battute, la finale del 2015 di “LoL” era arrivata a coinvolgere 36 milioni di spettatori. Non sono ancora cifre da Superbowl, ma ingolosiscono molti: a partire da Mirrativ, streaming app della giapponese DeNA, fino a Hitbox.tv, astro crescente del gaming guardato online.
Fondata nel novembre 2015 dalla piattaforma di equity crowdfundig SeedInvest con Wargaming e North Base Media, ad aprile ha soffiato più di un’esclusiva a Twitch e ora promette streaming a 60 fps e in 4k entro fine anno. Altro che paraocchi.