Gelata sulle Ipo, raccolta in calo del 33%
Il 2016 è stato l'anno più debole a livello globale per le Ipo dal 2013, nonostante un aumento delle operazioni durante il quarto trimestre 2016. Il clima geopolitoco nel 2016 ha minato la fiducia nei mercati finanziari, sostenendone la volatilità Di conseguenza, il numero di Ipo nel 2016 è sceso del 16% su base annua a 1.055 operazioni. Il capitale raccolto è calato del 33%, toccando quota 132,5 miliardi dollari. Il volume delle operazioni di valore elevato (Ipo con capitale raccolto superiore a 1 miliardo) si è ridotto da 35 operazioni nel 2015 a 21. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla pubblicazione dell'EY Global IPO Trends 2016.
L'area Asia-Pacifico domina le attività globali delle Ipo, rappresentando il 54% del capitale mondiale raccolto e il 60% del volume delle Ipo, registrando così il terzo anno consecutivo di crescita per numero di operazioni realizzate a livello mondiale.
Nella regione Asia-Pacific (che include Far East e Oceania) sono state condotte nel 2016 un totale di 638 Ipo, in calo del 6% rispetto al 2015, che hanno raccolto complessivamente 71.5 miliardi di dollari, in ribasso del 21% rispetto all'anno precedente, che era stato caratterizzato da un primo semestre eccezionale, sostenuto in particolare dalle Ipo in Cina. Nel 2016 sei delle prime dieci Ipo a livello mondiale hanno avuto luogo nelle borse dell'area AsiaPacific, dove la Cina rappresenta il motore principale per le Ipo, essendo il mercato più attivo del mondo nel 2016, con 331 Ipo dal valore aggregato di 46,2 miliardi di dollari.
I paesi Emeia (che include Europa, Medio Oriente, India e Africa) vedono divergenze tra mercati sviluppati ed emergenti.
Nonostante una accresciuta attività nell'ultimo trimestre, l'attività di Ipo complessiva per il 2016 nell'area Emeia è calata del 25% su base annua in termini di operazioni a 285, mentre il capitale raccolto nel 2016 è dimuito del 44% rispetto al 2015, assestandosi a un valore complessivo di 37,7 miliardi di dollari.
Le borse europee sono scese del 36% in volume di operazioni e del 49% in termini di capitale raccolto nel corso dell'anno, l'India e l'Africa hanno registrato una performance elevata. La Borsa in India ha prodotto risultati impressionanti, registrando un aumento del 79% del capital raccolto su una crescita del 38% del numero delle operazioni (83 Ipo realizzate, 3,8 miliardi di dollari di raccolta). Le operazioni di Ipo in Africa hanno realizzato risultati incoraggianti, registrando un avanzamento di capitale raccolto dell' 81%, sebbene su un volume ridotto di operazioni (9 Ipo per 0.8 miliardi).
Nel 2016 le Ipo in Italia sono state 10, rispetto alle 24 dell'anno precedente, per un equivalente di capitale raccolto pari a 1.4 miliardi di dollari, con un decremento del 75% rispetto ai 5.7 miliardi dell'anno precedente, di cui più del 60% del capitale raccolto si riferisce ad un'unica Ipo.
“Tra i fattori - commenta Marco Mazzucchelli, EY Mediterranean Transaction Advisory Services Leader - che hanno influenzato il trend dell'attività di Ipo in Italia bisogna considerare la maggiore disponibilità di liquidità da parte di fondi di investimento e istituti di credito ed il perdurante basso costo del denaro, che fanno propendere verso strumenti di finanziamento alternativi alla quotazione. Inoltre – continua Mazzucchelli – Brexit, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e il referendum costituzionale Italiano hanno certamente aumentato la volatilità dei mercati soprattutto nel secondo semestre 2016, condizionando la strategia delle aziende e le tempistiche con cui presentare una possibile quotazione.” Se si guarda al mercato delle Ipo americano sembra pronto per una ripresa nel 2017
Quest'anno per Wall Street è stato l'anno più lento per l'attività di Ipo sin della crisi finanziaria globale del 2009. Rispetto al 2015, il volume delle operazioni è diminuito del 36% con 112 Ipo, mentre il capitale raccolto è sceso del 37%, con 21,3 miliardi. Le Ipo sostenute da investitori finanziari continuano a guidare il mercato, rappresentando il 56% delle nuove quotazioni americane e il 64% del capitale raccolto nel 2016. Le aziende di nuova quotazione da quest'anno hanno ottenuto performance positive, e le loro azioni attualmente sono scambiate a un valore in media del 17,6% in più rispetto al prezzo di debutto.
La prospettiva per il 2017 è ottimista, nonostante l'incertezza in corso Nonostante i molti risultati inattesi nel 2016, la reazione agli eventi geopolitici nei mercati finanziari è stata molto più positiva di quanto molti avessero previsto. Numerosi mercati azionari a livello globale sono saliti a nuovi massimi, la volatilità è scesa e i price/earning ratio hanno moderate prospettive di crescita.