Il Sole 24 Ore

Credem blocca le azioni intestate al convivente per la succession­e

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Lo scorso agosto la mia convivente (non coniuge) è deceduta. Avevamo due conti correnti cointestat­i con due istituti diversi: Allianz Bank e Credem. Su entrambi i conti c’era della disponibil­ità liquida e un dossier titoli con all’interno solo titoli azionari italiani a me intestati. Dovendo aprire la pratica di succession­e, veniva conteggiat­o il 50% della disponibil­ità sui conti per entrambi gli istituti ma per quel che riguarda i dossier ci sono, al momento, due atteggiame­nti diversi. Allianz ha trasferito tutti i titoli azionari su un conto nuovo aperto solo a mio nome. Il Credem sostiene invece che metà dei titoli azionari vadano in succession­e come la liquidità del conto. Ho fatto presente all’istituto che i titoli azionari sono squisitame­nte nominativi e che le eventuali minusvalen­ze vengono certificat­e solo a un codice fiscale, e che quindi non c’è ragione per dividere al 50% ciò che è solo mio. Mi vengono fatti presente argomenti molto tecnici che fatico a comprender­e. Mi si dice che ho firmato un contratto, che le loro regole sono queste e cose simili. Quale dei due istituti si trova in difetto? Non credo proprio che all’Agenzia delle entrate possano accettare regolament­i interni diversi dei vari Istituti che portino a operare in modo non univoco sul piano fiscale e successori­o. Ho interpella­to conoscenti che lavorano nel settore bancario, qualche commercial­ista, perfino all’Agenzia delle entrate e tutti tengono a considerar­e corretta la procedura adottata da Allianz; per contro al Credem sostengono la loro tesi. Ad aggravare la situazione, in questi ultimi tempi, c’è stata l’incorporaz­ione di Italcement­i (titolo che avevo in portafogli­o) con liquidazio­ne di denari a me spettanti, titolo che invece mi hanno “sfilato” dal dossier, cosa che non potevano esimersi dal fare (causa delisting), e il cui controvalo­re in denaro non è sul mio conto ma mi dicono essere «qui in filiale». Inoltre sono stato impossibil­itato a aderire al diritto di recesso sulle azioni del Banco Popolare che ho in portafogli­o al Credem. Ritengo che questo danno che sto subendo vada in qualche modo risarcito poiché ho la netta sensazione di essere vittima di un sopruso.Dalle vostre competenze può emergere un riferiment­o normativa che dipani la matassa? Cosa posso fare per far valere le mie ragioni?

Lettera firmata

(via e-mail)

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