Il lettore chiede informazioni sull’esclusione di Poste dal bail in
Ho sentito dire da dei conoscenti che le somme depositate sui conti correnti di Bancoposta non sono soggette alla normativa del bail in. Potete cortesemente dirmi se corrisponde al vero sono un po’ preoccupato per le sorti dei miei risparmi come pure molti risparmiatori clienti bancari?
In t e o r i a i c o n t i c o r r e n t i p o - stali sono “garantiti dello Stato” (come pure libretti e buoni fruttiferi). E Banco Posta non essendo una banca non è assogettata al bail in.
Gli esperti hanno però diversi dubbi sulla qualità della garanzia dello Stato italiano: come è noto siamo titolari di un gigantesco stock di debito pubblico rispetto al Prodotto interno lordo del nostro Paese.
Alcuni osservatori sono scettici anche sulla tenuta del fondo interbancario di tutela, soprattutto di fronte a un eventuale crisi sistemica. «Sono coperture che valgono per scenari negativi che coinvolgono qualche istituto bancario di medie dimensioni (al massimo)», spiega Marcello Rubiu, partner di Norisk. «Se ci fossero da salvare i depositi di una banca di grandi dimensioni cosa potrebbe fare il fondo interbancario? Per trovare una risposta basta le vedere consistenza e contribuenti del fondo».
In uno scenario molto negativo (ristrutturazione del debito e/ o default di una banca importante) la coperta sembra agli esperti davvero corta in ogni caso.
«Penso che il bail in potrebbe essere persino richiesto e sostenuto dagli stessi contribuenti del fondo in quanto non disposti a ripianare le perdite di banche e risparmiatori (spesso più abbienti dei contribuenti)», conclude Rubiu che ricorda come diversificare sia l’unica soluzione per diminuire la rischiosità del portafoglio e soprattutto come ci si debba abituare a varcare la frontiera con gli investimenti.