Consob, consultazione su promotori doc
L’iniziativa per re ce pire anche in Italia gli orientamenti Esma
Il mondo finanziario a differenza di altri vede una situazione continua di confronto tra le autorità del settore e gli operatori. Così mentre la ricognizione delle tre Esas sui robo- advisor si è conclusa, la Consob ne ha lanciato un’altra sulla scorta degli orientamenti Esma « in materia di valutazione delle conoscenze e competenze delle persone fisiche che, per conto dell’intermediario, forniscono ai clienti consulenza in materia di investimenti ovvero informazioni circa gli strumenti finanziari e i servizi offerti » . La con- sultazione si concluderà il prossimo 20 gennaio.
La premessa del documento Consob parte affermando che «la capacità di comprendere le caratteristiche dei prodotti e dei clienti costituisce un requisito fondamentale per agire in modo onesto, equo e professionale, per servire al meglio gli interessi dei clienti stessi». Un requisito che spesso si tende a dare per scontato ( come per esempio salendo su un autobus si dà per scontato che l’autista abbia la patente e sia abilitato alla guida di quel tipo di veicolo), ma l’intervento in sede europea evidentemente attesta che il quadro almeno non è uniforme.
Il documento mostra anche come sia difficile regolare materie in costante cambiamento. Gli orientamenti infatti si occupano di colo- ro che offono « consulenza in materia di investimenti » , ma anche a coloro che forniscono « ai clienti di informazioni riguardanti strumenti finanziari, depositi strutturati, servizi di investimento o servizi accessori (“giving information”) ». Se la prima nozione è direttamente fondata nella Mifid 2, l’altra nozione è spiegata dall’Esma negli orientamenti. In pratica già la Mifid 2, che peraltro non è ancora entrata in vigore, mostra i suoi limiti.
Quanto ai contenuti pare piuttosto evidente che un consulente o un “informatore” dovrebbe conoscere «caratteristiche, i rischi e gli elementi fondamentali dei prodotti di investimento disponibili nell’ambito dell’impresa, incluse eventuali implicazioni fiscali generali e oneri sostenuti dal cliente nel contesto delle operazioni, prestando particolare attenzione nella fornitura di i nformazioni riguardanti prodotti caratterizzati da elevati livelli di complessità», che sappia distinguere la differenza tra rendimenti passati e futuri. Poi sono richieste anche competenze più sofisticate, ma in effetti è meglio non dimenticare nulla.
Oltre ai criteri per sui contenuti della preparazione, gli Orientamenti “ammoniscono” anche affinché siano strutturati appositi presidi all’interno della realtà aziendale per garantire il rispetto degli obblighi formativi e l’adeguamento nel tempo della preparazione del personale.
a. criscione@ ilsole24ore. com