MEGATREND
Investire sul futuro
In principio fu Pictet Asset Management, la casa d’affari svizzera che nel 1999 diede vita al fondo Water, inventando il filone dei prodotti tematici. Ovvero, portafogli che cavalcano i megatrend, cambiamenti strutturali di lungo periodo, investendo trasversalmente su tutti i settori merceologici che da quel megatrend subiranno un impatto. Oggi l’offerta di Pictet Am comprende nove fondi di questo tipo, tra cui spiccano il Global Environmental Opportunities, l’Agriculture e il Timber e il nuovo nato, nel 2016, sulla Robotica (si veda l’intervista in basso).
Il filone delle tendenze secolari per incrementare l’alfa si è negli anni molto ampliato e altre case d’affari lo hanno incluso nella loro offerta. Alcuni temi, come quello dell’acqua, restano sempreverdi. «L’acqua è la risorsa più importante per la crescita economica — dice a Plus24 Ramon Esteruelas, senior investment specialist Sri & Thematic Equities di Bnp Paribas Investment Partners - ma c’è uno squilibrio molto importante tra domanda e offerta. Inoltre, si stima un aumento consistente delle spese in progetti di infrastrutture collegati nei prossimi 15 anni. Si presentano opportunità d’investimento in società che offrono soluzioni nel trattamento chimico dell’acqua, nella filtrazione e desalinizzazione».
Ma nei prossimi anni «i megatrend più importanti dovrebbero girare intorno al concetto di sviluppo sostenibile, che combina lo sviluppo umano con le sfide ambientali», continua lo specialista di Parvest che nella sua gamma ha sei fondi di cui uno dedicato a questo tema: il Parvest Human Development. «La popolazione mondiale — continua Esteruelas — è destinata a passare entro il 2050 da 7,3 a 9,6 miliardi di persone, di cui una ogni cinque avrà più di 60 anni e il 70% vivrà in centri urbani. Per cavalcare questo trend puntiamo su tre filoni: incremento e invecchiamento della popolazione; salute e nutrizione; vita urbana sostenibile».
La demografia è il focus anche del FF Global Demographics Fund di Fidelity International che si concentra «su invecchiamento della popolazione, crescita del ceto medio nei mercati emergenti e crescita demografica», spiega il gestore Hilary Natoff. «L’invecchiamento della popolazione nei Paesi sviluppati sta generando un aumento della spesa sanitaria e della domanda di altri prodotti e servizi destinati agli an- ziani: viaggi e vacanze, piani pensionistici e case di riposo. La crescita del ceto medio nei mercati emergenti dovrebbe avere invece effetti in termini di crescita della domanda di beni discrezionali, e-commerce e viaggi e vacanze, ma anche di gestione finanziaria e sanità. La crescita demografica globale, dal canto suo, dovrebbe portare a un aumento dei consumi. Ancora, nelle aree destinate all’industrializzazione e all’urbanizzazione saranno molto richieste risorse quali acqua, terreni coltivabili ed energia». Fidelity ha individuato un panel di circa 600 titoli su questi temi per poi estrarne circa 50-70 che compongono il portafoglio finale.
Punta su tre temi, infine, Credit Suisse. «Demografia, un mondo multipolare e il trend dell’energia/ sostenibilità», dice Andrea Sanguinetto, responsabile per l’Italia di sales e distribution credit Suisse Asset Management. «Il nostro approccio è basato sull’analisi fondamentale dei titoli e sulla gestione attiva. Non solo ricerca, siamo anche in contatto costante con le società e gli opinion leader che presidiano le tematiche che seguiamo in modo da avere continuamente una view privilegiata e una maggiore conoscenza». Con questa strategia l’asset manager ha scovato un tema trasversale a tutti i megatrend sotto analisi: la sicurezza, su cui investe il Credit Suisse (Lux) Global Security Equity Fund. «Sicurezza e necessità di protezione sono bisogni primari non solo per il privato cittadino ma anche per le aziende e i Governi», conclude Sanguinetto. «Il settore è molto diversificato: si pensi alla sicurezza alimentare, idrica o ambientale o all’aumento delle frodi o ai rischi reputazionali per inadempimenti normativi, senza parlare della sicurezza informatica. Il nostro team ha un modello di valutazione proprietario e monitora le aziende che hanno almeno il 50% in questo mercato. L’universo di investimento include circa 200 azioni, il portafoglio tra i 40 e i 60 titoli».