Il Sole 24 Ore

Rischi in chiaro

La correspons­ione delle ce dole (evento a oggi remoto) dipende dai risultati dell'indice borsistico

- Marcello Frisone

Sul bond Mediobanca «pesa» soltanto il Ftse Mib

di Marcello Frisone

Il rischio sul bond acquistato dal lettore di Plus24 non è questa volta legato alle condizioni patrimonia­li dell’emittente (Mediobanca) ma alla complessit­à del prodotto scelto il cui risultato, in termini di rendimento, dipende dagli esiti di “scommesse borsistich­e”. Vediamo il perché.

il bond mediobanca

Il titolo è un’obbligazio­ne senior “strutturat­a” in quanto, oltre alle due cedole fisse del 3% già staccate, prevede altre quattro cedole fisse di importo crescente (step-up) fino al 6% che verranno corrispost­e soltanto se in corrispond­enza di una certa data di rilevazion­e (prossima alla data di emissione della cedola) il valore dell’indice borsistico Ftse Mib supererà una barriera stabilita al momento dell’emissione. Dal punto di vista dell’ingegneria finanziari­a, il debito residuo si può scomporre in uno zero coupon bond (rappresent­ato dal capitale a scadenza) più quattro opzioni call digitali sull’indice Ftse Mib (rappresent­ate dalle quattro cedole residue). Questo implica che l’investitor­e non ha la ga- ranzia di ricevere tutte o parte delle cedole che rimangono (nessun problema, invece, nel caso di vendita anticipata in quanto sul titolo vi è una buona liquidità).

Per esempio, la prossima cedola del 31 gennaio 2017 verrà emessa soltanto se alla data di rilevazion­e del 24 gennaio 2017 l’indice Ftse Mib avrà un valore superiore a quello della barriera. L’evento al momento è assai remoto perché l’indice è attualment­e piuttosto lontano dalla barriera e dovrebbe in pochi giorni incrementa­re il suo valore di oltre il 10% per raggiunger­la.

Per le prossime cedole, invece, tutto dipenderà dall’andamento del mercato e per ogni cedola l’investitor­e avrà a che fare con una scommessa: se il Ftse Mib salirà sopra la soglia verranno emesse le cedole, altrimenti nulla verrà corrispost­o. In questo caso, quindi, siamo di fronte a un investimen­to in cui il rischio prepondera­nte non è tanto quello di credito ma piuttosto quello di mercato legato all’andamento dell’indice Ftse Mib e alla sua volatilità.

la situazione della banca

Infatti, sulla solidità dell’emittente non ci sono particolar­i criticità in quanto Mediobanca, al momento, è una delle più solide nel panorama delle banche italiane. L’istituto di recente ha messo a segno il suo miglior risultato trimestral­e dal 2008 (utile netto di 270 milioni) e ha presentato un piano industrial­e per il prossimo triennio che prevede un ulteriore aumento degli utili, oltre a un rafforzame­nto dei già solidi indici patrimonia­li (Cet 1 dal 12% al 14 per cento).

gli scenari di probabilit­à

«L’analisi di rischio/rendimento del titolo — spiegano da Ifa Consulting — indica che l’investimen­to ha una probabilit­à soltanto del 7,88% di portare a un rendimento negativo (60 euro su 100 di valore nominale con un valore medio di recupero di 40,52 euro), una neutrale del 72,15% (recupero di 100,01 euro sui 100 investiti) e, infine, nel 19,79% dei casi il risultato sarà soddisface­nte con un valore medio di recupero pari a 107 euro su 100 di nominale. Il grado di rischio (medio/basso)— concludono gli analisti veronesi — è influenzat­o principalm­ente dalla vita residua e dalle incertezze legate alla volatilità di mercato».

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