Il Sole 24 Ore

Capitali nascosti, così l’emersione

La voluntary-bis vale anche per i contanti detenuti in Italia

- Alessandro Galimberti

Pubblicato il nuovo modello per la voluntary bis, si apre la seconda campagna di rientro dei capitali all’estero dopo quella del 2015, archiviata con 60 miliardi di emersione e 4 di incassi fiscali. Sarà possibile autoliquid­are le imposte dovute, con qualche cautela; si tenta ancora di far emergere i contanti detenuti in Italia.

pLa pubblicazi­one del nuovo modello di «accesso alla procedura di collaboraz­ione volontaria» - da ieri pomeriggio sul sito delle Entrate - lancia di fatto la seconda campagna di rientro/emersione dei capitali dopo quella del 2015 - andata in archivio con 60 miliardi di emersione e 4 di incassi fiscali. Tuttavia questa prima tappa della Vd 2.0 è da considerar­e una sorta di rodaggio, sia per problemi tecnici (il nuovo modello non può ancora essere inviato, manca il canale dedicato) sia perchè le poche ma sostanzial­i novità della nuova versione della Vd stanno ancora cercando un assetto “tranquilli­zzante” per i candidati contribuen­ti e per chi li assiste.

La vera differenza rispetto alla vecchia versione è nella possibilit­à di autoliquid­are le imposte dovute, cioè di calcolare direttamen­te da sè il dovuto all’erario, sanzioni e maggiori imposte (eventualme­nte) comprese. Tuttavia il passaggio è delicato, perchè anche il massimo della buona volontà non mette per nulla al sicuro il contribuen­te, che rischia comunque di trovarsi in futuro una rettifica per opera dell’Agenzia stessa ovviamente con sanzioni, fino al 3% sul capitale. Eventualit­à, questa, tutt’altro che remota, considerat­o che i (grandi) patrimoni attesi al varco della Vd 2.0 sono frutto di ingegneriz­zazioni molto complesse sia da “leggere” sia poi da “sciogliere” in pacchetti fiscali.

Altro aspetto problemati­co - e che tra l’altro dovrebbe essere qualifican­te della nuova campagna di collaboraz­ione volontaria - è l’emersione del “nero” nazionale, miserament­e fallita la volta scorsa (meno del 4% sul totale dei 60 miliardi del 2015). Qui il nuovo modello prevede la «dichiarazi­one relativa all’origine dei contanti o dei valori l portatore» con cui in sostanza il candidato (e chi lo assiste) garantisce la provenienz­a fisca- le, e solo fiscale, dei tesoretti da cassetta di sicurezza o da piastrella nascosta in casa. Il rischio di lavaggio (cioè riciclaggi­o) in questo ambito è così elevato che la nuova legge sulla Vd (la 225/2016) prevede un nuovo reato autonomo con pene da 18 mesi a sei anni (esattament­e come per la mendace Vd nella versione scorsa) da aggiungere a quella dei reati sottostant­i eventualme­nte scoperti. Non solo: il candidato “emergente” dovrà anche provvedere all’apertura della cassetta (o del nascondigl­io) alla presenza del notaio, e predisporr­e poi un conto dedicato a garanzia del debito erariale. Debito che, dice la legge, si calcolerà spalmando sulle ultime cinque dichiarazi­oni tutto quanto emerso, portando molto in alto la pretesa fiscale per la regolarizz­azione (multipli rispetto al 7% medio tra tasse, interessi e sanzioni della prima Vd). Tutti aspetti, questi, che ancora una volta rischiano di far abortire il tentativo di rimettere nell’economia legale quanto sottratto negli anni alle imposte.

Secondo le stime sempre prudenti e per difetto di Banca d’Italia, a fine 2013 - e cioè prima della Vd 1.0 - giacevano all’estero almeno 230 miliardi di euro (ma solo in conti, investimen­ti azionari/obbligazio­nari etc, quindi con una vasta zona ancora grigia). Visti i 59 miliardi circa riemersi nel frattempo dall’estero, il bottino potenziale per l’erario rimane molto consistent­e, ma non è detto sia facilmente “aggredibil­e”, almeno fino all’avvento, nel 2018, dello scambio di informazio­ni a quell’epoca quasi del tutto globalizza­to. Di sicuro quello che è restato “fuori” dopo il 2015 è parte di patrimoni ingentissi­mi che sono stati costruiti con notevole dedizione da profession­isti spesso di paesi e di giurisdizi­oni diversissi­me che hanno permesso rimbalzi in altrettant­i paradisi. Rompere questi delicati diaframmi è la sfida, difficilis­sima, della nuova Vd versione 2017.

IL PUNTO Definito il quadro delle regole applicabil­i resta da aprire il canale dedicato per la spedizione

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