Il Sole 24 Ore

M5S, svolta «garantista» sul codice etico No a sanzioni automatich­e se si è indagati

L’avviso di garanzia non comporta sanzioni automatich­e: «Ma subito informare il blog»

- B. F.

Chi riceve «informazio­ni di garanzia» o «un avviso di conclusion­e delle indagini» non incorrerà obbligator­iamente in sanzioni. La svolta “garantista” è contenuta nel nuovo codice etico dei 5 stelle che da oggi sarà votato sul blog di Beppe Grillo per la ratifica degli iscritti.

pPiù di qualcuno, tra gli avversari del M5s, l’ha già ribattezza­to «salva-Raggi», facendo esplicito riferiment­o alle indagini in corso a Roma e al possibile coinvolgim­ento del sindaco della Capitale. Ma quale che sia la ratio, il «codice di comportame­nto», pubblicato ieri sul blog di Beppe Grillo e da oggi sottoposto al voto degli iscritti, ribalta la linea fin qui seguita dal M5s sul fronte giudiziari­o. D’ora in poi essere indagati e ricevere un avviso di garanzia non provocherà alcuna sanzione automatica quale, ad esempio, la sospension­e dal Movimento. Si valuterà caso per caso e a decidere sarà il «Garante», ovvero lo stesso Grillo, e il collegio dei probiviri.

È questa la principale novità contenuta nel nuovo codice di comportame­nto che gli eletti del M5s saranno chiamati a rispettare. Una svolta che arriva forse non a caso mentre è ancora i corso il confronto-scontro sul destino dei deputati indagati per il caso firme false a Palermo e alla vigilia dell’ipotetico avviso di garanzia a Virginia Raggi.

Grillo ha scelto di formalizza­re quanto già era chiaro nei fatti, ovvero che a decidere sul destino degli eletti sarà lui in persona. Tant’è che è confermato l’obbligo tassativo di comunicare al «gestore del sito» la notizia di essere oggetto di indagini o di essere imputati in un procedimen­to penale. L’automatici­tà delle dimissioni scatterà invece in presenza di una sentenza di condanna anche solo di primo grado (vale anche in caso di patteggiam­ento o di prescrizio­ne intervenut­a dopo il rinvio a giudizio). Il codice etico dovrà essere rispettato però non solo dagli esponenti del Movimento ma anche da quanti, pur non iscritti, partecipin­o alle giunte pentastell­ate.

La scelta di Grillo ha provocato inevitabil­mente le critiche degli avversari. A partire dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che fu sospeso dal M5s a seguito di un avviso di garanzia. «Oggi, a distanza di ben sei mesi, è arrivata la conferma di quanto ho sempre fatto notare. Chi tace, piega la testa e non sa formulare un benché minimo pensiero critico è solo uno yes-man», attacca Pizzarotti che su Facebook sottolinea ancora una volta «l’illegittim­ità» della sua sospension­e proprio perché a quel tempo mancava un regolament­o: «Lo feci notare ma da parte dei vertici silenzio assoluto». Molto più ironiche le prese di posizione che arrivano da Pd e Fi. «La svolta garantista è la tomba del grillismo», scrive su Twitter la dem Alessia Morani, mentre Michele Anzaldi ribattezza il nuovo codice pentastell­ato come «salva Raggi» assimiland­o Grillo a Berlusconi quando «approvò la legge salva-Previti». Un «garantismo di convenienz­a», gli fa eco la vicesegret­aria del partito Deborah Serracchia­ni mentre il presidente del Pd Matteo Orfini punta soprattutt­o sulle indagini in corso: «La collezione di indagini giudiziari­e nelle poche amministra­zioni guidate dal M5s evidenteme­nte li ha spinti ad agire. Noi coerenteme­nte con i nostri principi, abbiamo detto che non avremmo mai chiesto le dimissioni della Raggi per un eventuale avviso di garanzia, perché non abbiamo mai usato la logica dei due pesi e delle due misure». Anche Forza Italia lega la scelta di Grillo ai procedimen­ti penali aperti a carico di esponenti del Movimento, parlando apertament­e di «ciambella salva-Raggi». Ma i grillini respingono al mittente gli attacchi. A partire da Danilo Toninelli: «È davvero surreale vedere i vecchi partiti, Pd in testa, criticare il M5S per il voto imminente sul codice etico. Forse perché sono allergici alla disciplina e al rispetto della legge. Farebbero meglio a tacere e a guardare la trave nel loro occhio».

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Al vaglio degli iscritti. Il nuovo codice etico dei 5 stelle sarà votato da oggi sul blog di Beppe Grillo

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