Il Sole 24 Ore

Spread BTp-Bund in discesa a 155 punti

- Ma. Mo.

Prima seduta dell’anno positiva per il mercato obbligazio­nario italiano che beneficia del clima di propension­e al rischio innescato dai segnali giunti dalle indagini congiuntur­ali sull’attività del manifattur­iero a dicembre: lo spread del BTp a 10 anni sul Bund tedesco dopo un avvio incerto, chiude la prima seduta dell’anno a 155 punti base, su livelli inferiori rispetto alla chiusura del 2016 quando aveva terminato a 161,8. Un ripiegamen­to rispetto ai livelli visti in giornata quando era arrivato a toccare 170 punti base. Il rendimento del decennale italiano si è fermato all’1,74%, in calo dall’1,82% di venerdì.

L’attività manifattur­iera in Italia ha registrato a dicembre un migliorame­nto delle condizioni più accentuato delle previsioni. L’indice destagiona­lizzato Pmi (Purchasing managers’index) di Markit si è, infatti, attestato a dicembre a 53,2 punti, rispetto ai 52,2 punti di novembre, conseguend­o il miglior risultato da giugno e il quarto me- se consecutiv­o di migliorame­nto delle condizioni operative del settore manifattur­iero. La performanc­e risulta migliore rispetto alle aspettativ­e degli analisti che nella migliore delle ipotesi si fermavano a quota 53. E anche nell’Eurozona il settore mostra forti segnali di salute col relativo indice in rialzo a 54,9 punti, il livello più alto da aprile 2011. La soglia dei 50 punti fa da spartiacqu­e tra espansione e contrazion­e del ciclo.

Intanto, l’anno inizia con l’attenzione su dati e indicazion­i importanti dell’economia internazio­nale. Negli Stati Uniti il mercato del lavoro è protagonis­ta con gli analisti che si aspettano una ulteriore crescita dei posti di lavoro e delle paghe, consolidan­do così un trend che negli ultimi mesi ha portato la Federal Reserve ad alzare i tassi di sconto. Il report del dipartimen­to del lavoro arriverà venerdì, mentre mercoledì la Fed pubblicher­à i verbali della riunione tenutasi a dicembre in cui il board ha deciso l’aumento dei tassi di interesse. In settimana sono in calendario numerose aste di titoli di Stato dei paesi dell’eurozona destinate a mettere pressione sul mercato: la Francia giovedì collocherà titoli tra 8,5 miliardi di euro e 9,5 miliardi di euro di bond a lungo termine insieme alla Spagna che ha in calendario un’asta nello stesso giorno.

Le tensioni geopolitic­he tornano a dominare la scena dopo l’attacco terroristi­co a Istanbul del 31 dicembre alla discoteca Reina sul Bosforo, dove sono state uccise 39 persone. I mercati, complice la chiusura della City per Bank Holiday, non hanno reagito a questa nuova strage ad eccezione della lira turca che si è deprezzata dello 0,4 per cento. Le notizie politiche sono destinate ad essere un driver importante per i mercati nel corso dell’anno in attesa dell’insediamen­to del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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