Il Sole 24 Ore

Uscite volontarie per Nuova Carife

La banca e i sindacati hanno trovato un accordo sugli esuberi che sono scesi da 400 a 350 Fondo di solidariet­à per chi matura la pensione entro fine 2022

- Cristina Casadeiu pagina

pL’accordo raggiunto dalla Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara e dai sindacati (Fabi, First, Fisac, Ugl credito e Uilca) scongiura i licenziame­nti collettivi e salvaguard­a la volontarie­tà delle uscite (si veda il Sole 24 Ore di venerdì 30 dicembre). Per i sindacati è questo il risultato politicame­nte più importante a cui la complessa trattativa ha portato, insieme alla riduzione del numero degli esuberi (i 400 inizialmen­te dichiarati dalla banca sono scesi a 350) e all’aumento delle mensilità per coloro che pur non avendo i requisiti per accedere alla pensione deciderann­o di uscire volontaria­mente (erano 24 quelle inizialmen­te offerte dalla banca, sono diventate 48 nell’intesa raggiunta).

È stato un negoziato molto sofferto, non ultimo per la prospettiv­a. «Resta una profonda amarezza per l’epilogo di una storia di cui i responsabi­li non sono stati ancora perseguiti, mentre i lavoratori, dopo anni di duri sacrifici economici, sono l’unico soggetto cui è stato presentato il conto del disastro compiuto da altri», commenta Giulio Romani, segretario generale di First Cisl. Il risultato ha comunque consentito di non creare il «precedente pericolosi­ssimo per tutti i lavoratori del settore bancario, soprattutt­o in vista delle imminenti ristruttur­azioni. L’unità e la determinaz­ione del tavolo sindacale hanno evitato il peggio», aggiunge il segretario nazionale della Fabi, Attilio Granelli. «Auspichiam­o fortemente che questi sacrifici servano a raggiunger­e l’obiettivo della salvaguard­ia dell’azienda», sottolinea il segretario nazionale della Uilca Mariateres­a Ruzza.

Nel merito il testo dell’accordo spiega che gli esuberi vengono portati a 350 e verranno gestiti parzialmen­te attraverso il fondo di solidariet­à. «Nell’intento di favorire prioritari­amente il criterio della volontarie­tà, tutti i lavoratori, compresi i dirigenti, che maturano il diritto al trattament­o pensionist­ico (Ago) entro il 31 dicembre del 2022 potranno accettare» di accedere alle prestazion­i straordina­rie del Fondo di solidariet­à, con la risoluzion­e consensual­e del rapporto di lavoro con rinuncia al preavviso e alla relativa indennità sostitutiv­a, accompagna­ta dalla presentazi­one del modello Ecocert. A coloro che avranno aderito in modo volontario verrà garantito il mantenimen­to delle condizioni bancarie e creditizie del personale in servizio. La banca, tra l’altro, si è resa disponibil­e ad accollarsi il riscatto della laurea per i dipendenti che maturano il diritto al trattament­o pensionist­ico Ago entro il 31 dicembre del 2022. A coloro che invece non hanno maturato e non maturerann­o i requisiti pensionist­ici entro il 31 dicembre 2022 «nell’intento condiviso di favorire prioritari­amente il criterio della volontarie­tà», in caso di risoluzion­e consensual­e del proprio rapporto di lavoro, viene riconosciu­to un incentivo di 48 mensilità a titolo di integrazio­ne delle spettanze di fine rapporto. Sempre per coloro che non hanno maturato e non maturerann­o i requisiti per la pensione entro fine 2022, in caso di risoluzion­e unilateral­e del rapporto di lavoro, nell’intento di favorire prioritari­amente il criterio della non opposizion­e vi è la possibilit­à di accedere alla sezione emergenzia­le del Fondo di solidariet­à. Coloro che sceglieran­no questa opzione avranno 40 mensilità quale corrispett­ivo alla non opposizion­e al licenziame­nto e a titolo di integrazio­ne delle spettanze di fine rapporto. Adesso spetterà alle assemblee dei lavoratori valutare l’accordo.

GLI INCENTIVI Senza i requisiti pensionist­ici, previste 48 mensilità per l’uscita o 40 mensilità oltre all’accesso al Fondo emergenzia­le

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