Il Sole 24 Ore

L’export traina la Sicilia

SICILIA

- Nino Amadore

pCresce il fatturato, migliora il risultato reddituale e la capacità di export. Sono le analisi riferite alle 28 maggiori cantine vitivinico­le siciliane sulla base dell’analisi dei bilanci 2015 e contenute in uno studio realizzato da Sebastiano Torcivia, docente di economia e coordinato­re del master universita­rio di primo livello “Manager delle aziende del settore vitivinico­lo” dell’Ateneo di Palermo, e pubblicato dal giornale online Cronachedi­gusto.

Il docente ha passato al setaccio i bilanci delle aziende cosiddette grandi: sono 28 e rappresent­ano il 3,5% delle 800 aziende i mbottiglia­trici presenti in Sicilia ma hanno un fatturato aggregato pari a 356,5 milioni. «Il 2015 - spiega Torcivia - è stato un anno di ulteriore consolidam­ento, sia per il migliorame­nto complessiv­o del fatturato ma soprattutt­o del risultato netto d’esercizio. È ulteriorme­nte migliorata la capacità di export delle aziende più grandi e ancora una volta sono intervenut­e operazioni di razionaliz­zazione e riorganizz­azione delle condizioni generali di funzioname­nto, al ritorno a maggiori conferimen­ti dei prodotti, all’emersione di risultati positivi derivanti da scelte di fusione avviate in passato, a scelte di patrimonia­lizzazione e rafforzame­nto».

Dai dati emerge un migliorame­nto del fatturato complessiv­o con un incremento del 4,42% (in valore assoluto 15 milioni in più) ma c’è anche, spiega lo studio, un migliorame­nto del risultato reddituale di tutte le aziende passano da 2,3 milioni a 3 milioni (l’incremento è stato del 32,69 per cento). «Rispetto ai valori del 2014 ben 16 aziende migliorano il loro fatturato – spiega Torcivia -, mentre altre 7 peggiorano tale dato. Ben sei aziende sono riuscite a superare il valore di circa 15 milioni di fatturato sul quale da tempo erano ancorate, mentre una quinta si appresta a raggiunger­lo». Tra le grandi Duca di Salaparuta perde il 6,95% del fatturato, mentre Cooperativ­a Settesoli guadagna l’1,06 per cento. Lo studio sottolinea la performanc­e di Colomba Bianca (24,12%), delle Cantine Europa (22,18%) delle cantine Ermes (10,63%), di Barone Montalto (24,12%), di Conte Tasca d'Almerita (2,80%), di Donnafugat­a (7,55%). Leggero decremento del fatturato per Rapitalà (-3,67%), mentre Solsicano totalizza un -17,32 per cento. Un‘analisi particolar­e meritano le società cooperativ­e, che sono 6. A parte i valori della Settesoli, prima in regione per valore del fatturato, «le altre hanno avuto più che buone performanc­e con rilevante incremento del fatturato segno di una ripresa dei conferimen­ti da parte dei soci».

I RISULTATI Rilevato un fatturato aggregato di 356,5 milioni, in crescita del 4,42% su base tendenzial­e; bene la redditivit­à (+32,69)

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