Ottimismo per il 2017, ma 1 su 2 teme la “bolla”
Le startup sono ancora a rischio bolla, ma il 2017 potrebbe essere un anno proficuo per Ipo, exit e acquisizioni. È il sentiment che emerge da State of Startups, l’indagine annuale della società First Round realizzata con i pareri di 700 fondatori di imprese innovative. Il timore di una bolla sul settore resta percepito dal 57% del campione, anche se la percentuale è in calo rispetto al 73% del 2015. Più positivi i pronostici generali: in 9 su 10 ritengono che sia un «buon momento» per affacciarsi sul mercato e una quota del 44% vede sbocchi su quotazioni in Borsa, mentre il 72% dichiara che l’attività di M&A potrebbe intensificarsi nel corso dell’anno.
A proposito di acquisizioni: qual è il colosso più ambito dalle startup in vista di partnership o inglobamento al proprio interno? Non sorprende che in cima alla lista di First Round spicchi Alphabet, la holding che controlla Google: l’11% degli intervistati ha fatto il suo nome su una rosa di 150 aziende candidate, un risultato pari al doppio di Facebook (5%), Amazon e Salesforce (4%). I settori più o meno valutati da investitori e opinione pubblica? Tra gli ambiti più inflazionati spiccano i bitcoin, liquidati come “overhyped” (sopravvalutati) da 7 intervistati su 10 per il secondo anno di fila. All’estremo opposto cresce l’attenzione per agritech e life sciences, giudicati promettenti ma «trascurati » da 54% e 52% degli intervistati. Una curiosità arriva dai modelli imprenditoriali di ispirazione: su una lista di 125 nomi totali, il 23% degli startupper ha indicato il fondatore di Tesla e Space X Elon Musk come proprio punto di riferimento.