Il Sole 24 Ore

Regole internazio­nali per dare più sicurezza

- Silvia Berri

p Anche nei condomini, così come nelle abitazioni unifamilia­ri, è sempre più richiesta la presenza di sistemi di allarme e sicurezza di ultima generazion­e.

Per garantire la sicurezza e l’efficacia di queste tecnologie, il Cei – Comitato Elettrotec­nico Italiano, pubblica norme internazio­nali in accordo con i principali enti normatori mondiali. In particolar­e, il Comitato Tecnico TC 79 IEC, è l’organo incaricato di sviluppare le norme relative agli allarmi e alla sicurezza elettronic­a per un’ampia gamma di applicazio­ni, che comprendon­o nuovi settori, come i sistemi di allarme sociale e di telesoccor­so.

Il lavoro del TC 79 include sistemi di controllo di accessi, trasmissio­ne allarmi, videosorve­glianza e sistemi combinati o integrati, compresi anche quelli che riguardano sistemi di segnalazio­ne di incendio, sistemi di allarme intrusione, effrazione e rapina, centri di ricezione e/o sorve- glianza a distanza e sistemi di allarme sociale.

Questi sistemi possono essere utilizzati da persone comuni o da personale qualificat­o per segnalare un allarme locale o a distanza. Inoltre, si possono usare per attivare l’intervento di istituti di vigilanza privati, servizi di assistenza sociale, servizi di emergenza o della Polizia di Stato, e per registrare e trasmetter­e informazio­ni, suoni e immagini di luoghi e persone ai fini della sorveglian­za.

La tecnologia dell’informazio­ne ha avuto un impatto rilevante sui sistemi di allarme, rendendo più semplice, più economico e più rapido trasmetter­e e registrare i dati, compreso l’invio di suoni, immagini e filmati, attraverso i sistemi di comunicazi­one, monitorand­oli dal luogo di partenza fino a uno dei centri di ricezione dell’allarme. È divenuto più facile anche riferire gli errori di sistema ed effettuare le debite correzioni a distanza.

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