La Ford taglia l’investimento in Messico da 1,6 miliardi $
Donald Trump non si è ancora insediato alla Casa Bianca ma gli effetti della sua preannunciata politica di protezionismo si fanno già sentire: la Ford, più volte presa di mira da Trump nella campagna elettorale per i suoi investimenti in Messico, ha annunciato che rinuncerà al previsto investimento da 1,6 miliardi di dollari per una nuova fabbrica oltre confine e ne spenderà invece 700 milioni nello stabilimento di Flat Rock, in Michigan, per produrre veicoli elettrici e a guida autonoma; quest'ultimo investimento porterà alla creazione di 700 nuovi posti di lavoro. La nuova Ford Focus verrà comunque prodotta in Messico, ma nella fabbrica già esistente di Hermosillo.
Proprio oggi lo stesso Trump aveva preso di mira General Motors, un altro dei colossi di Detroit, minacciando su Twitter una “grossa tariffa” sulle importazioni delle Chevrolet Cruze prodotte in Messico. L’azienda si è difesa precisando che il grosso delle Cruze vendute negli Usa è prodotto in Ohio; solo la versione a due volumi, meno popolare qui negli Stati Uniti, viene assemblata in Messico «per tutti i mercati mondiali». La decisione annunciata da Ford arriva abbastanza a sorpresa: l’amministratore delegato Mark Fields aveva detto il mese scorso che l’azienda «si preparava a lavorare con l'Amministazione Trump sull’agenda di politica commerciale», ma aveva indicato che era troppo tardi per cancellare il progetto di una nuova fabbrica a sud del Rio Grande. Già a novembre, peraltro, il gruppo aveva accettato di mantenere in Kentucky la produzione di un piccolo numero di veicoli a marchio Lincoln e di non trasferirli, come inizialmente previsto, in Messico. «Il mio amico Bill Ford mi ha informato personalmente» aveva postato allora un soddisfatto Trump dando personalmente la notizia.
L’investimento di Ford nella produzione in Michigan rientra nei piani di sviluppo delle nuove tecnologie elettriche e di guida autonoma, piani già annunciati nelle linee generali a fine 2015 e sui quali il colosso di Dearborn è allineato alla concorrenza. Ford ha confermato il lancio di 13 nuovi veicoli elettrici o ibridi nei prossimi cinque anni, tra i quali versioni ibride del furgone Transit e della sportiva Mustang; ad essi si aggiungerà un Suv elettrico con un’autonomia prevista di 300 miglia (480 chilometri).
Alla moda crescente dei veicoli elettrici si è allineata anche Fiat Chrysler, che ieri nella tarda serata italiana ha presentato qui a Las Vegas il prototipo Chrysler Portal, un minivan elettrico da 400 chilometri di autonomia che incorporerà anche i frutti più recenti della collaborazione con Google - uno dei giganti della Silicon Valley (maggiori dettagli su www.ilsole24ore.com). La General Motors ha già messo sul mercato una berlina elettrica - la Bolt - che vanta un’autonomia di 500 chilometri con una ricarica e che arriverà nel 2017 anche in Europa con il nome di Ampera-e. La spinta di tutti i costruttori verso l’auto elettrica e le tecnologie di connettività e assistenza alla guida ha trasformato da alcuni anni il Consumer Electronics Show di Las Vegas (Ces), che apre qui domani al pubblico, in uno degli appuntamenti chiave anche per il mondo delle quattro ruote.
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