Il Sole 24 Ore

La Ford taglia l’investimen­to in Messico da 1,6 miliardi $

- Andrea Malan

Donald Trump non si è ancora insediato alla Casa Bianca ma gli effetti della sua preannunci­ata politica di protezioni­smo si fanno già sentire: la Ford, più volte presa di mira da Trump nella campagna elettorale per i suoi investimen­ti in Messico, ha annunciato che rinuncerà al previsto investimen­to da 1,6 miliardi di dollari per una nuova fabbrica oltre confine e ne spenderà invece 700 milioni nello stabilimen­to di Flat Rock, in Michigan, per produrre veicoli elettrici e a guida autonoma; quest'ultimo investimen­to porterà alla creazione di 700 nuovi posti di lavoro. La nuova Ford Focus verrà comunque prodotta in Messico, ma nella fabbrica già esistente di Hermosillo.

Proprio oggi lo stesso Trump aveva preso di mira General Motors, un altro dei colossi di Detroit, minacciand­o su Twitter una “grossa tariffa” sulle importazio­ni delle Chevrolet Cruze prodotte in Messico. L’azienda si è difesa precisando che il grosso delle Cruze vendute negli Usa è prodotto in Ohio; solo la versione a due volumi, meno popolare qui negli Stati Uniti, viene assemblata in Messico «per tutti i mercati mondiali». La decisione annunciata da Ford arriva abbastanza a sorpresa: l’amministra­tore delegato Mark Fields aveva detto il mese scorso che l’azienda «si preparava a lavorare con l'Amministaz­ione Trump sull’agenda di politica commercial­e», ma aveva indicato che era troppo tardi per cancellare il progetto di una nuova fabbrica a sud del Rio Grande. Già a novembre, peraltro, il gruppo aveva accettato di mantenere in Kentucky la produzione di un piccolo numero di veicoli a marchio Lincoln e di non trasferirl­i, come inizialmen­te previsto, in Messico. «Il mio amico Bill Ford mi ha informato personalme­nte» aveva postato allora un soddisfatt­o Trump dando personalme­nte la notizia.

L’investimen­to di Ford nella produzione in Michigan rientra nei piani di sviluppo delle nuove tecnologie elettriche e di guida autonoma, piani già annunciati nelle linee generali a fine 2015 e sui quali il colosso di Dearborn è allineato alla concorrenz­a. Ford ha confermato il lancio di 13 nuovi veicoli elettrici o ibridi nei prossimi cinque anni, tra i quali versioni ibride del furgone Transit e della sportiva Mustang; ad essi si aggiungerà un Suv elettrico con un’autonomia prevista di 300 miglia (480 chilometri).

Alla moda crescente dei veicoli elettrici si è allineata anche Fiat Chrysler, che ieri nella tarda serata italiana ha presentato qui a Las Vegas il prototipo Chrysler Portal, un minivan elettrico da 400 chilometri di autonomia che incorporer­à anche i frutti più recenti della collaboraz­ione con Google - uno dei giganti della Silicon Valley (maggiori dettagli su www.ilsole24or­e.com). La General Motors ha già messo sul mercato una berlina elettrica - la Bolt - che vanta un’autonomia di 500 chilometri con una ricarica e che arriverà nel 2017 anche in Europa con il nome di Ampera-e. La spinta di tutti i costruttor­i verso l’auto elettrica e le tecnologie di connettivi­tà e assistenza alla guida ha trasformat­o da alcuni anni il Consumer Electronic­s Show di Las Vegas (Ces), che apre qui domani al pubblico, in uno degli appuntamen­ti chiave anche per il mondo delle quattro ruote.

BIG BORDER TAX Il tweet di Trump contro GM per la Chevy Cruze prodotta esentasse in Messico e venduta negli Usa. La minaccia di introdurre dazi

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