Irregolari, controlli a tappeto del Viminale su 180mila migranti nei centri accoglienza Sbarchi, Frontex certifica il record italiano
Minniti in una circolare ai prefetti: monitoraggio per individuare gli irregolari tra i 180mila ospitati
Stretta del Viminale sul sistema di accoglienza migranti: con una circolare ai prefetti disposto un monitoraggio per individuare gli irregolari tra i 180mila ospitati nei centri. Intanto nel 2016 il numero di migranti arrivati in Europa per la rotta centromediterranea è salito del 20% a quota 181mila: lo riferisce l’agenzia Frontex, che parla di «record» per l’Italia.
Doppia mossa del Viminale sui controlli del sistema di accoglienza migranti. Con una direttiva inviata giovedì sera il ministro dell’Interno, Marco Minniti, invita i prefetti a fare «una puntuale ricognizione dei soggetti richiedenti asilo già inseriti nella rete Sprar ( sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati, n.d.r.)». Lo Sprar oggi è il modello migliore di accoglienza: progetti finanziati in capo ai Comuni con percorsi di integrazione, studio della lingua italiana e possibili inserimenti in attività sociali o di lavoro. Nella rete Sprar ci sono 23.822 migranti (dato al 31 dicembre 2016) e il piano Anci di distribuzione degli immigrati vuole estendere questo modello al più ampio numero possibi- le dei centri urbani. Ma il binomio accoglienza umanitaria/ contrasto alla clandestinità, per il ministro Minniti, non ammette eccezioni. La verifica chiesta ai prefetti ha così l’obiettivo di «intercettare eventuali distorsioni del sistema e allontanare soggetti non aventi più titolo all’accoglienza». I casi ci sono. Già in passato il Viminale aveva invitato i prefetti a fare verifiche. Risulterebbero, tra l’altro, presenze nella rete di accoglienza di migranti sbarcati in Italia cinque anni fa con le cosiddette primavere arabe del 2011. Ci sono anche anche esempi più banali: stranieri tuttora ospitati come rifugiati quando «la decisione di diniego della domanda d’asilo è divenuta definitiva» come ricorda la direttiva del ministro dell’Interno.
Ma nel sistema di accoglienza lo Sprar è una parte minoritaria: la maggior parte, 137.218 persone, alloggia nelle strutture temporanee individuate dalle prefetture. Con l’aggiunta di presenze negli hotspot ( 820 unità) e nei centri di prima accoglienza ( 14.694) si raggiunge il totale della cifra record di 176.554 migranti in accoglienza. Vanno aggiunti anche i 25.772 mi- nori « non accompagnati » .
La seconda mossa del Viminale è un piano di controllo deciso già nel 2015 dal dipartimento Libertà civili sull’intero sistema intero di accoglienza con il progetto Mireco-Monitoring and improvement of reception conditions. Attraverso le risorse europee del Fami (fondo asilo, migrazione e integrazione) 2014-2020, il progetto Mireco ha uno stanziamento di cinque milioni e mezzo di euro per verificare in un periodo di tre anni, in ogni prefettura, le condizioni dell’accoglienza. Si parte entro un mese: ci saranno sopralluoghi, controlli, rapporti con numeri e indicatori dei livelli raggiunti. Una radiografia, insomma, con l’evidenza di eccellenze e criticità. Non priva di conseguenze: il Viminale pensa anche di chiudere nei casi più estremi i centri che non rispondano agli standard essenziali.
La direttiva di Minniti è innanzitutto destinata a far maturare nelle regioni il piano Anci di distribuzione migranti. Con l’obiettivo prioritario di estendere i progetti Sprar a tutti i Comuni che vogliono aderire. La nota ministeriale chiede così ai prefetti di convocare «a vista» cioè subito, riunioni definite «Tavolo di coordinamento regionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari». Si comincia già lunedì con il Friuli Venezia Giulia, martedì Toscana e Veneto, mercoledì Sardegna e, Piemonte e Sicilia. Nei capoluoghi di regione i prefetti riuniranno i colleghi delle altre province, i rappresentanti di Regione e Comuni, e si collegheranno in videoconferenza a Roma con il capo dipartimento delle Libertà civili, Mario Morcone, e un rappresentante Anci.
Tra le questioni in discussione in queste ore c’è anche la dimensione in crescita esponenziale delle istanze d’asilo presentate. Se ne sta occupando anche il Csm (consiglio superiore della magistratura) con un monitoraggio del lavoro dei tribunali distrettuali incaricati di esaminare i ricorsi dei migranti contro le decisioni delle commissioni territoriali. Il dossier è sul tavolo del presidente della settima commissione, presieduta da Claudio Galoppi. Le stime parlano di un incremento delle domande nell’ultimo anno del 200%.
L’OBIETTIVO Il Viminale punta ad attuare il piano Anci di distribuzione dei migranti. In settimana la convocazione dei primi tavoli con le Regioni