Il Sole 24 Ore

Taranto riparte: dal governo fondi per un miliardo

- Domenico Palmiotti

Vale un miliardo di euro il pacchetto di interventi postato dal Governo su Taranto con le misure extra Ilva. Ovvero potenziame­nto della sanità per fronteggia­re meglio le patologie, soprattutt­o oncologich­e, riflesso di anni di inquinamen­to industrial­e, sostegno al disagio sociale, cantierizz­azione dei progetti pubblici per lungo tempo rimasti sulla carta e, infine, aiuti alle imprese che intendono innovare o ampliare la loro attività. Il mix è dato dal Contratto istituzion­ale di sviluppo con 882 milioni di euro di finanziame­nti assegnati in precedenza all'area e ora riprogramm­ati, dal decreto legge dell'antivigili­a di Natale che prevede 70 milioni per la sanità e 30 per il sostegno sociale, e dagli interventi per l'area di crisi industrial­e complessa: 30 milioni per le imprese.

Per il decreto legge ultimo, i 70 milioni per la sanità sono ripartiti in due tranche: 50 in quest'anno e 20 nel prossimo. Il progetto riguarderà sia il potenziame­nto delle apparecchi­ature nell'area formata da Taranto e da altri quattro Comuni vicini, che la formazione e l'aggiorname­nto del personale. Lo metterà a punto la Regione Puglia e il ministero della Salute lo approverà dopo aver sentito il parere del Tavolo istituzion­ale che sovrintend­e al Contratto di sviluppo.

Il sostegno sociale e assistenzi­ale alle famiglie disagiate (anche qui interessat­i Taranto e quattro Comuni vicini) avrà invece una dote di 10 milioni annui per tre anni a partire da questo. La definizion­e dell'intervento è affidato all'amministra­zione straordina­ria dell'Ilva, d'intesa con gli enti locali, la quale già dalla prossima settimana individuer­à il gruppo di lavoro. La copertura dei 100 milioni sarà garantita dalla restituzio­ne da parte dell'Ilva del prestito da 800 milioni in due tranche (600 più 200, anche se materialme­nte erogati solo in parte) ottenuto dallo Stato per far fronte al risanament­o ambientale del siderurgic­o con la legge 13 del 2016.

Il Contratto istituzion­ale, invece, che nasce con la legge 20 del 2015, su 882 milioni di budget, ne vede 144 già erogati, 225 avviati e in fase di finalizzaz­ione altri 400. Il recente decreto «Mille proroghe» ha intanto messo in sicurezza per il 2017 oltre 200 milioni di risorse destinate alla costruzion­e del nuovo ospedale di Taranto, «San Cataldo», anch'esso compreso nel Contratto di sviluppo. Tempi stimati per l'opera: entro l'estate il bando per l'affidament­o dei lavori, entro l'autunno l'apertura del cantiere, entro la fine del 2021 il collaudo.

Per le altre iniziative, relativame­nte alla valorizzaz­ione museale della parte dell'Arsenale militare non usata per le lavorazion­i navali, ministeri Difesa e Beni culturali hanno raggiunto l'intesa sul progetto. Ora i prossimi passi sono firma del relativo Dpcm e passaggio al Cipe per l'individuaz­ione delle risorse. Per l'uso della ex stazione torpedinie­re dalla Marina in Mar Piccolo come approdo delle navi da crociera, l'accordo è vicino e prevede che la forza armata lasci la banchina e utilizzi per le sue necessità operative alcune strutture preesisten­ti in Mar Grande da sottoporre a lavori di adeguament­o.

Una commission­e sta poi lavorando sulle selezione finale delle proposte arrivate per il concorso internazio­nale di idee sul recupero della parte antica di Taranto. I lavori termineran­no tra il 10 e il 15 marzo. Infine scadono il 3 febbraio i termini entro i quali le imprese interessat­e ai 30 milioni per l'area di crisi industrial­e complessa devono presentare la loro domanda al Mise per gli investimen­ti da agevolare. I 30 milioni vengono dal plafond di 165 tra Fondo di crescita sostenibil­e e Pon Imprese 2014-2020. La quota di Taranto è già riservata.

L’ORIGINE DELLE RISORSE Il mix è dato dal Contratto istituzion­ale di sviluppo, dal decreto legge di Natale e dai fondi per l’area di crisi industrial­e complessa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy