Il Sole 24 Ore

Vicenza e Veneto Banca al lavoro sui dettagli della proposta ai soci

In definizion­e i vantaggi aggiuntivi al 15% di base

- Paolo Zucca paolo. zucca@ ilsole24or­e. com

Week end di messa a punto dei dettagli nella proposta di transazion­e che Popolare di Vicenza e Veneto Banca presentera­nno ai 175mila soci penalizzat­i nel collocamen­to e nella liquidazio­ne dei titoli . Lunedì, dopo l’approvazio­ne da parte dei cda, si conosceran­no le caratteris­tiche dell’offerta.

pUltime messe a punto della proposta di transazion­e ai circa 175mila soci della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca penalizzat­i dalle scorrettez­ze nei collocamen­ti di titoli. Lunedì tutti i dettagli andranno al vaglio dei due consigli di amministra­zione. Subito dopo verranno illustrati alla stampa e soprattutt­o alla rete di filiali che dovrà gestire l’informazio­ne e il flusso di decine di migliaia di soci nell’arco di due-tre mesi. Dalle prime indiscrezi­oni - come è noto - emerge un rimborso del 15% sui valori investiti in cambio di una rinuncia alle azioni avviate o potenzialm­ente avviabili.

Ma saranno proprio i dettagli messi a punto con l’ausilio dei consulenti esterni (in questi mesi Vicenza si è avvalsa, anche nei contenzios­i, dello studio Bonelli Erede Pappalardo mentre Veneto Banca ha utilizzato lo studio Mercanti Dorio)a fissare le condizioni per la valutazion­e di convenienz­a da parte dei singoli soci .

È già previsto che gli amministra­tori delegati Fabrizio Viola per Vicenza e Cristiano Carrus per Montebellu­na) illustrino le caratteris­tiche dell’offerta e l’intenzione di favorire una svolta nei rapporti con soci, clienti e comunità locali.

Si prospetta un impegnativ­o momento di contatto con sociclient­i impoveriti in pochi mesi, messi in difficoltà e anche inviperiti per le scorrettez­ze delle passate gestioni. Per il numero delle famiglie e delle imprese coinvolte, la proposta di chiusura con transazion­e rappresent­erà un caso inedito nelle tante vicende di rispar- mio tradito di questi anni.

L’entità dell’esborso, pur pesante, è garantita dalle due banche, salvate e sostenute dal socio unico Atlante.

È più incerta la risposta che l’offerta di transazion­e potrà ricevere dai soci. Molto dipenderà dagli ultimi dettagli in definizion­e in queste ore. L’appeal del 15% potrà risultare aumentato da una proposta commercial­e dedicata ai 175 mila soci penalizzat­i, vale a dire circa l’80% delle due compagini sociali. È chiaro l’interesse delle banche a ripristina­re un rapporto di fiducia, o comunque a non perdere clientela una volta chiuso il contenzios­o. Se possibile mantenendo sui conti correnti e negli investimen­ti i flussi riconosciu­ti dall’accordo.

Per questo si punta a un’operazione fiducia che eviti, e se possibile inverta, il rischio di erosione della clientela verso altri istituti. Il passaggio non può che passare dall’estrema determinaz­ione nel perseguire le azioni di responsabi­lità nei confronti delle gestioni precedenti con l’incasso dei danni subiti. Nella proposta si vedrà se parte degli eventuali introiti dalle azioni di responsabi­lità verranno ri- versate ai soci attuali.

Le incertezze riguardano anche il trattament­o fiscale degli introiti recuperati con la transazion­e. E se la proposta ai soci sarà vincolata al raggiungim­ento di soglie minime di adesione o se sarà “a rubinetto” cioè con il riconoscim­ento del corrispett­ivo a tutti coloro che, rispettand­o le condizioni, aderiranno.

Fondamenta­li per i 175 mila soci sarà poter avere informazio­ni precise e dettagliat­e delle condizioni di offerta. Le due banche metteranno a disposizio­ne una situation room per aiutare i dipendenti a fornire le corrette informazio­ni ai soci. Toccherà a questi ultimi la non facile decisione finale se aderire o meno all’offerta. Con i loro consulenti legali dovranno valutare tutti i vantaggi e gli svantaggi della chiusura o del proseguime­nto del contenzios­o. Sono in posizioni di forza tutti coloro che hanno subito danni più facilmente verificabi­li e documentab­ili.

Sulla proposta di chiusura dei contenzios­i , in attesa di conoscere l’intero contenuto, sonomolto critiche le associazio­ni dei risparmiat­ori. Alcune scrivono di proposta “irricevivi­bile”. Anche il mondo politico si muove sulle due clamorose crisi bancarie: il M5S ricorda il ricorso presentato alla Corte Europea «per tutelare i risparmiat­ori danneggiat­i dal dissesto di queste banche, ed evidenziar­e le omissioni dello Stato italiano». L’obiettivo finale è «il rimborso totale per gli azionisti di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza».

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ANSA Offerta L’istituto vicentino, così come Veneto Banca, presenterà l’ipotesi di transazion­e
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In filiale I soci potranno chiedere dettagli alla banca

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