Il Sole 24 Ore

Rally dei bond bancari dopo lo «stallo» per Montepasch­i

Quest’anno previste emissioni per oltre 100 miliardi di bond senior non-preferred

- Mara Monti

pSe il buon giorno si vede dal mattino per il mercato delle obbligazio­ni bancarie l’anno appena iniziato è un buon giorno. Nella prima settimana dell’anno sono stati collocati bond per 19,4 miliardi in euro e 30 miliardi in dollari per un totale di 54 nuovi titoli da emittenti internazio­nali. Nella lista rientra anche il bond Additional Tier 1 di Intesa Sanpaolo che ha raccolto richieste per oltre 5 miliardi di euro per l’obbligazio­ne da 1,25 miliardi e cedola del 7,75 per cento. Un test importante dopo la decisione di nazionaliz­zazione di Monte dei Paschi di Siena da parte del Governo italiano e le tensioni che ne erano derivate sulle banche alla fine dello scorso anno. Segno che le pressioni erano contenute e non sistemiche come si era temuto dopo il risultato del referendum in Italia di dicembre. Un ritorno di fiducia sulle banche italiane che Intesa Sanpaolo ha pagato uno spread di 719 punti base sul tasso midswap, il più alto tra gli emittenti europei: la spagnola Santander con un bond Tier2 da un miliardo, scadenza 10 anni, ha pagato 255 punti base sul tasso midswap, il Bond senior di un’altra banca spagnola il Bbva da un miliardo, scadenza 5 anni, 55 punti base sul tasso Ms. Livelli diversi per la norvedese DNB Boligkredi­tt che per la sua emissione da 2 miliardi, scadenza 5 anni, non ha pagato alcuno spread mentre il covered da 500 milioni della tedesca Commerzban­k è stato uno dei fortunati ad avere emesso con uno spread interiore di 9 punti base rispetto al tasso midswap. Chiusi i bilanci gli investitor­i hanno approfitta­to di questa finestra di tassi ancora contenuti in vista dei prossimi rialzi della Federal Reserve. Nel frattempo, si allunga la coda degli emittenti di titoli senior nonpreferr­ed, il primo emesso a dicembre da Crédit Agricole: è una nuova tipologia di obbligazio­ni che si pone nella gerarchia in termini di rischiosit­à e solidità tra il bond senior e il Tier 2 e risponde ai criteri previsti dalla Commission­e europea a protezione delle banche sistemiche e non sistemiche europee .

In settimana le banche francesi e inglesi hanno testato le emissioni di questi titoli in dollari per circa 18 miliardi con BNP Paribas, Credit Agricole e Societe Generale che hanno collocato 5,3 miliardi di dollari di senior non-preferred bond, mentre Barclays, Lloyds, Santander UK e Credit Suisse 12,75 miliardi in holding company senior (holdco, tipologia equivalent­e). Gli investitor­i americani appaiono al momento più ricettivi rispetto agli europei ad assorbire il rischio sottostant­e questo debito per il quale quest’anno si prevedono emissioni per più di cento miliardi di euro - una piccola parte anche in Italia se ci sarà la normativa - di cui (vedi grafico in pagina) il 34% nel Regno Unito, 22% in Francia, 16% in Svizzera, l’11% in Spagna e il 3% in Italia.

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