Trump e Fe d I tassi Usa hanno preso la rincorsa
Tagli fiscali promessi e tre rialzi annunciati dalla Fe deral Reserve È giunta l’ora di mettere mano al portafoglio?
Prima e dopo Trump. Ebbene sì, l’elezione del presidente degli Stati Uniti ha rafforzato il trend rialzista dei tassi americani. Che l’economia Usa andasse meglio del resto del mondo era abbastanza evidente. Eppure gli alti e bassi dei dati macroeconomici avevano spinto la Fed, la banca centrale Usa, a rinviare il rialzo dei tassi per evitare di uccidere la ripresa nella culla.
La promessa di Trump, perché di quella si tratta fino a ora, di tagliare il fisco statunitense (oltre alle promesse sugli investimenti pubblici) ha dato la spinta finale. Da qui i rialzi dei tassi già effettuati e annunciati dalla Fed: anche perché l’inflazione Usa è all’1,7%. Ci sono poi i tassi reali (al netto dell’inflazione) a quota 0,5% e in lieve rialzo. Segno che l’economia yankee sta prendendo la rincorsa.
il portafoglio
Che fare dunque con il proprio portafoglio investimenti? È quello che abbiamo chiesto agli esperti: gestori, strategist e consulenti indipendenti. La stella polare dell’intera inchiesta si chiama duration e ne parliamo più diffusamente nelle pagine seguenti. Qui vogliamo soltanto dire che bisogna alleggerire il portafoglio dai titoli obbligazionari, in particolare quelli governativi, che hanno un orizzonte temporale superiore ai 5 anni. Viceversa, con il rialzo dei tassi si rischiano perdite pesanti in conto capitale: una crescita che prima o poi arriverà anche in Europa visto che, notizia di questi giorni, l’inflazione
tedesca ha toccato 1,7 per cento.
le alternative
Nell’inchiesta di copertina parliamo di alternative possibili alle obbligazioni in portafoglio. Sicuramente sugli States, secondo i consulenti finanziari, è opportuno spostarsi sui tassi variabili diversificando attraverso strumenti efficienti come gli Etf. Necessaria la copertura del cambio per neutralizzare le oscillazioni del dollaro.
Inoltre sono da tenere d’occhio i Buoni postali, con le dovute cautele come viene spiegato in pagina 7. Ci sono poi gli effetti sull’oro: dollaro in rafforzamento e tassi reali in crescita anche se lieve, hanno riflessi depressivi per il metallo giallo. Che però ha già raggiunto i minimi con una domanda in aumento come si legge nell’articolo in basso. Inizio 2017 quindi all’insegna dei tassi Usa verso l’alto. In attesa delle prime decisioni di Trump che ha già chiarito le sue idee prote-