Il Sole 24 Ore

CariRavenn­a non vacilla ma è meglio diversific­are

La situazione della banca non preoccupa gli analisti ma sul subordinat­o c’è il 19% di probabilit­à di subire una perdita

- Gianfranco Ursino

Mai mettere tutte le uova nello stesso paniere, altrimenti con una caduta rischi che non se ne salvi alcuna. In ambito finanziari­o l’antico detto contadino rende bene l’idea del rischio insito nella concentraz­ione del portafogli­o in uno o pochi strumenti finanziari. Oggi più che mai è quindi consigliab­ile investire i propri sudati risparmi in più strumenti finanziari di diversi emittenti così da diversific­are l’esposizion­e al rischio. Eppure, come dimostra il lettore di questa settimana, non è raro imbattersi in investitor­i che non usano l’accortezza di frazionare i rischi. Ritrovarsi il portafogli­o imbottito di attività rischiose come i bond subordinat­i di un solo emittente non è il massimo. Il buon senso dovrebbe suggerire di ripartire i rischi, anche solo per gestire al meglio l’influsso negativo prodotto dalla componente emozionale quando si scopre di essere esposti a troppi rischi.

l’obbligazio­ne

In particolar­e il lettore è esposto all’obbligazio­ne subordinat­a Tier II emessa dalla Cassa di Risparmio di Ravenna nel 2015. L’emissione preve- de il pagamento di cedole al tasso fisso del 2,25% lordo annuo. Il rimborso del capitale avviene interament­e alla scadenza del 10 luglio 2021.

Il bond non è scambiato sui mercati regolament­ati ma è negoziato sul sistema multilater­ale di negoziazio­ne Hi-MTF (segmento Order Driven): la liquidità è garantita dalla presenza di un operatore specialist­a che si impegna a esporre in maniera continua proposte di negoziazio­ne, ma gli scambi sono abbastanza limitati e gli spread denaro/lettera sono mediamente elevati.

gli scenari di probabilit­à

Secondo i calcoli svolti dagli analisti dell’Ufficio Studi di Consultiqu­e questo bond ha una probabilit­à del 19% di perdere circa 75 euro su 100 investiti inizialmen­te (valore di recupero circa 25 euro) e nell’81% dei casi può con- sentire un guadagno interessan­te dato da un rimborso atteso di 111,32 euro su 100 iniziali. Questi scenari di probabilit­à sono coerenti col prezzo rilevato sul sistema multilater­ale di negoziazio­ne (quotazione media bid/ask di 93,825 Euro al 3 gennaio 2017). Il bond ha pagato fino ad ora due cedole semestrali da 1,125 euro cadauna e pagherà la prossima cedola il 10 gennaio.

la banca

Il piccolo istituto di Ravenna mostra dei conti in ordine, almeno per quanto desumibile dal bilancio di fine 2015. Dall’ultimo rendiconto disponibil­e si rileva infatti un attivo consolidat­o di circa 7,3 miliardi di euro che colloca l’istituto tra i maggiori tra le medio/ piccole banche italiane (31 posto nella classifica di Mediobanca per totale attivo). I valori di patrimonia­lizzazione sono più che adeguati alle richieste delle autorità di vigilanza e, anche dal punto di vista della gestione dei crediti, non si ravvisano particolar­i problemati­che. L’ammontare totale dei crediti deteriorat­i è del 12,88% sul totale, un valore inferiore rispetto alla media del sistema bancario italiano. Il principale indice di patrimonia­lizzazione (CET1) mostra un valore pari al 10,39% (fully loaded) contro una richiesta regolament­are del 7%. Anche i dati comunicati dalla banca sul primo semestre del 2016 mostrano una situazione stabile, confermand­o il trend di aumento della raccolta globale e risultati economici in utile.

Investimen­to iniziale pari a 100 euro

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