I bond subordinati Mps e gli interrogativi dei lettori
Sono un possessore del bond subordinato lower Tier 2 scadenza 21/4/2020 di nominali 50 mila euro - Isin xs0503326083. Ho aderito alla conversione in azioni al 100%. Ora, con l’intervento dello Stato, vi sarà comunque la conversione in azioni e successivamente mi verrà tutto trasformato in una obbligazione senior. È così? E se è così, come saranno i vari “passaggi”? Della serie: che controvalore mi verrebbe dato in azioni ? Il controvalore del bond subordinato che adesso quota 42 circa? O il controvalore dei 50 mila euro nominali originari? Ho speranze in qualche modo di riportare a casa l’esborso iniziale (50 mila) o devo rassegnarmi a perdere parte del capitale? lore corrispondente al 100% del valore nominale delle obbligazioni. Verranno quindi assegnate un numero di azioni pari al valore nominale delle obbligazioni diviso il prezzo di offerta delle nuove azioni determinato nella delibera relativa all’aumento di capitale. In una prima fase avverrà quindi la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni e successivamente la banca offrirà obbligazioni non subordinate in cambio delle azioni rinvenienti dalla conversione. I dettagli relativi ai termini e alle condizioni di questa offerta non sono a oggi ancora disponibili. Al ter- mine della procedura di compensazione, orientata a tutelare i risparmiatori, coloro che inizialmente detengono obbligazioni subordinate si troverebbero quindi a possedere obbligazioni non subordinate.
Sono possessore del famigerato bond subordinato Mps IT 0004352586, possiedo un discreto portafoglio titoli, svolgo regolarmente tramite il mio referente operazioni di acquisto e vendite titoli fondi, etf, eccetera. A questo punto posso definirmi cliente professionale e quindi non avere il diritto alla conversione con il bond senior? Rimarrei nuovo azionista? professionali è contenuta nell’allegato n. 3 del Regolamento Consob n. 16190. Non è consentito presumere che tali clienti possiedano conoscenze ed esperienze di mercato comparabili a quelle dei clienti istituzionali. La disapplicazione di regole di condotta previste per la prestazione dei servizi nei confronti dei clienti non professionali è consentita dopo aver effettuato una valutazione adeguata e devono essere soddisfatti almeno due dei seguenti requisiti: a) il cliente ha effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato in questione con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti; b) il valore del portafoglio di strumenti finanziari del cliente, inclusi i depositi in contante, deve superare 500 mila euro; c) il cliente lavora o ha lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti.
Vitaliano D’Angerio, Isabella Della Valle, Lucilla Incorvati