Il Sole 24 Ore

Da non sottovalut­are l’errore umano

Attacchi simulati per re ndere più efficiente la reazione

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Il sistema SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommun­ication) è utilizzato da circa 11 mila tra banche e istituzion­i finanziari­e di tutto il mondo per i trasferime­nti elettronic­i di denaro. Un flusso di migliaia di miliardi di dollari che si spostano “con un click”.

Nel febbraio 2016 hackers accreditat­esi nel sistema con credenzial­i di dipendenti della banca centrale del Bangladesh sono riusciti a disporre trasferime­nti da parte della Fed di New York verso banche asiatiche per alcu- ne decine di milioni di dollari prima che la truffa venisse scoperta grazie ad un banale errore ortografic­o comparso in una delle richieste di trasferime­nto. Lo scorso 2 novembre i responsabi­li della sicurezza di SWIFT hanno inviato una lettera alle banche di tutto il mondo in cui si prospetta un’escalation della minaccia di cyber attacchi al sistema.

Le tecniche di attacco dei criminali informatic­i, spiega SWIFT, evolvono continuame­nte e le capacità di introdursi nei sistemi delle banche che utilizzano il network sono sempre più sofisticat­e. “Una minaccia che è qui per restare” hanno spiegato i responsabi­li della sicurezza di SWIFT invitando le banche ad alzare il livello di guardia.

Non si tratta solo di investi- menti in software e tecnologie. Nove attacchi su dieci avvengono per complicità, o molto più frequentem­ente, errore umano. Fondamenta­li sono anche quindi iniziative rivolte alla formazione ne all’addestrame­nto del personale a tutti i livelli dell’organizzaz­ione per aumentare consapevol­ezza dei pericoli e capacità di reazione. In questo modo è possibile intercetta­re e segnalare tempestiva­mente minacce o attacchi limitando drasticame­nte i danni. Molto utili ed efficaci risultano simulazion­i di attacchi. Una prassi che si è diffusa innanzitut­to nei paesi anglosasso­ni dove il tentativo di incursione informatic­a viene spesso affidato ad un soggetto esterno ed si sviluppa a sorpresa.

— M.D.C.

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