«Non c’è legame con l’attività bancaria»
Entrare nella top five degli operatori italiani del mercato doppiando i risultati del 2016. È questo l’obiettivo che UniCredit Subito Casa si propone di raggiungere a fine 2017, come spiega l’amministratore delegato Giovanni Chelo tracciando un bilancio dei primi due anni di attività.
Cosa ha spinto il Gruppo Unicredit a puntare sull’intermediazione immobiliare e come giudica i risultati ottenuti dal 2015?
UniCredit Subito Casa nasce per offrire al cliente un servizio a tutto tondo in un momento delicato e importante della sua vita, quello dell’acquisto casa. La banca è da sempre presente nella fase iniziale e in quella finale di questo processo, dalla concessione del mutuo alla gestione delle pratiche successive. Con la nuova divisione, e i servizi integrativi, siamo ora capaci di completare l’offerta. Nel 2016 abbiamo superato di molto i risultati del 2015, con 3.400 transazioni immobiliari concluse a fronte delle oltre 1.100 di un anno prima. Per il 2017 ci proponiamo di raddoppiarne il numero ed entrare nella top five degli operatori nazionali.
La nascita della divisione casa, anche se autonoma e indipendente dalle attività proprie dell’istituto di credito, ha avuto un riflesso positivo anche sui mutui?
Per legge non possiamo segnalare all’istituto di credito la necessità di mutui. È innegabile che ci sia stata una ripresa anche di questo prodotto, trainata da tassi di interesse ai minimi storici e da una ripresa del mercato che dovrebbe proseguire nel corso del 2017.
La Fiaip ha sollevato il problema della terzietà dell'agente e ha presentato diversi esposti all’Antitrust. Qual è la vostra posizione?
Con noi operano agenti immobiliari iscritti alle associazioni di categoria, sono dei professionisti. Abbiamo risposto in maniera puntuale a tutti gli esposti presentati dalle autorità competenti rappresentando le soluzioni tecniche e organizzative adottate per garantire, mantenere e preservare la separatezza tra attività bancaria e intermediazione immobiliare. Inoltre, abbiamo messo a punto un sistema di controlli di primo e secondo livello per verificare, nel tempo, il rispetto di questi limiti.