Il Sole 24 Ore

A dicembre circa 10mila esuberi

- Nicol a Borzi nicola.borzi@ilsole24or­e.com

Il 2017 inizia sotto i peggiori auspici per il mondo del lavoro bancario. «Abbiamo perso più di 6mila posti di lavoro solo a dicembre», commenta Giulio Romani, segretario generale di First/Cisl, dopo la raffica di accordi sugli esuberi. L’Ufficio Studi di First/Cisl stima che le intese siglate nel solo dicembre scorso produrrann­o uscite complessiv­e per 6.690 lavoratori. Sono 2.750 le uscite decise in Ubi, 1.800 nel neonato gruppo Banco Bpm, 780 in Bnl – Bnp Paribas, altre 600 al Monte dei Paschi di Siena, 300 in Crédit Agricole (CariParma e Friuladria), 230 di Popolare di Vicenza e del Credito Valtelline­se. Ma la conta non è finita perché il totale potrebbe sfondare quota 10mila: a questi dati va ancora aggiunto il numero di uscite che deriverann­o dall’esito della trattativa sul piano industrial­e di UniCredit, presentato anch’esso a dicembre, che punta a tagliare altri 3.900 posti.

Vi sono poi vertenze caldissime. Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, nei giorni scorsi ha tuonato contro l’indifferen­za e la disattenzi­one delle autorità pubbliche sulla situazione dei dipendenti della CariFerrar­a, una delle quattro banche mandate in “risoluzion­e” il 22 novembre 2015. Solo il 31 dicembre banca e sindacati, dopo una maratona negoziale ininterrot­ta durata più giorni, hanno trovato un accordo unitario che ha ridotto gli esuberi da 400 a 350 su 800 dipendenti. Le uscite sono tutte volontarie e incentivat­e tramite il Fondo di solidariet­à, oltre all’adesione volontaria al Fondo emergenzia­le con 40 mensilità di incentivo più 24 mesi di assegno. In questo modo è stata scongiurat­a l’applicazio­ne della legge 223 che avrebbe portato a licenziame­nti collettivi. Ma la soluzione, sebbene positiva rispetto alle premesse iniziali, è comunque pesante per l’occupazion­e che in CariFerrar­a viene ridotta di quasi il 45%.

Ci sono infine situazioni ormai definitive, come quella di Hypo Alpe Adria Bank, filiale italiana della banca austriaca andata in liquidazio­ne. Il 28 dicembre gli ultimi dipendenti tra i 104 lavoratori di Hypo che hanno aderito all’accordo sindacale sul licenziame­nto collettivo, hanno firmato i verbali per usufruire delle tutele. L’ultimo giorno di lavoro è stato il 30 dicembre.

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