A dicembre circa 10mila esuberi
Il 2017 inizia sotto i peggiori auspici per il mondo del lavoro bancario. «Abbiamo perso più di 6mila posti di lavoro solo a dicembre», commenta Giulio Romani, segretario generale di First/Cisl, dopo la raffica di accordi sugli esuberi. L’Ufficio Studi di First/Cisl stima che le intese siglate nel solo dicembre scorso produrranno uscite complessive per 6.690 lavoratori. Sono 2.750 le uscite decise in Ubi, 1.800 nel neonato gruppo Banco Bpm, 780 in Bnl – Bnp Paribas, altre 600 al Monte dei Paschi di Siena, 300 in Crédit Agricole (CariParma e Friuladria), 230 di Popolare di Vicenza e del Credito Valtellinese. Ma la conta non è finita perché il totale potrebbe sfondare quota 10mila: a questi dati va ancora aggiunto il numero di uscite che deriveranno dall’esito della trattativa sul piano industriale di UniCredit, presentato anch’esso a dicembre, che punta a tagliare altri 3.900 posti.
Vi sono poi vertenze caldissime. Lando Sileoni, segretario generale della Fabi, nei giorni scorsi ha tuonato contro l’indifferenza e la disattenzione delle autorità pubbliche sulla situazione dei dipendenti della CariFerrara, una delle quattro banche mandate in “risoluzione” il 22 novembre 2015. Solo il 31 dicembre banca e sindacati, dopo una maratona negoziale ininterrotta durata più giorni, hanno trovato un accordo unitario che ha ridotto gli esuberi da 400 a 350 su 800 dipendenti. Le uscite sono tutte volontarie e incentivate tramite il Fondo di solidarietà, oltre all’adesione volontaria al Fondo emergenziale con 40 mensilità di incentivo più 24 mesi di assegno. In questo modo è stata scongiurata l’applicazione della legge 223 che avrebbe portato a licenziamenti collettivi. Ma la soluzione, sebbene positiva rispetto alle premesse iniziali, è comunque pesante per l’occupazione che in CariFerrara viene ridotta di quasi il 45%.
Ci sono infine situazioni ormai definitive, come quella di Hypo Alpe Adria Bank, filiale italiana della banca austriaca andata in liquidazione. Il 28 dicembre gli ultimi dipendenti tra i 104 lavoratori di Hypo che hanno aderito all’accordo sindacale sul licenziamento collettivo, hanno firmato i verbali per usufruire delle tutele. L’ultimo giorno di lavoro è stato il 30 dicembre.