Il lascito di László Moholy-Nagy in mostra da Hauser & Wirth
Esposizioni in corso nei musei: prezzi destinati a salire
Sempre più gallerie contemporanee oggi trattano artisti storici. Tra queste la potente Hauser & Wirth, che nel 2017 metterà le mani su un altro lascito del ’ 900, quello di László Moholy-Nagy, pittore e fotografo esponente del Bauhaus, nato in Ungheria nel 1895 e morto a Chicago nel ’46. A rivelarcelo è Daniel Hug che, oltre a essere il direttore della fiera Art Cologne, è anche il nipote di MoholyNagy. Sua madre, infatti, Hattula Moholy-Nagy, è la prima figlia di László, nata nel ’33 dalla seconda moglie Sibyl. È lei ad autenticare le opere (i casi di falsi sono rari perché l’artista era bravo a tenere traccia dei lavori) e a dirigere sia la Moholy-Nagy Foundation, creata nel 2003 ad Ann Arbor in Michigan per promuovere il catalogo ragionato e le mostre, sia il lascito, composto da circa 400 opere. Daniel Hug, che è nato nel ’68, non ha conosciuto il nonno, ma è nel board della fondazione e sta gradualmente subentrando alla madre. «Hauser & Wirth terrà una mostra a Londra a ottobre – spiega Hug, – con opere costruttiviste e Bauhaus, di cui molte dal lascito. Il price range non è ancora definito».
Se Hauser & Wirth diventerà l’unico rappresentante del lascito ancora non si sa e Hug non si sbilancia. Di certo sul mercato dell’artista c’è movimento e anche l’attenzione istituzionale è alta grazie alla mostra itinerante che ha già fatto tappa al Guggenheim di New York e all’Art Institute di Chicago e a febbraio aprirà al Lacma a Los Angeles. «Il mercato è in crescita – commenta Hug – in confronto ad altri artisti della generazione i prezzi sono bassi, ma stanno cambiando e c’è margine di crescita. Negli ultimi 50-60 anni c’è già stata una crescita: prima era difficile vendere i dipinti tardi, degli anni ’40, ora c’è un mercato anche per quelli. Da circa 200.000 dollari ora arrivano quasi al milione».
Le opere più richieste sono quelle costruttiviste dei primi anni ’20, il periodo berlinese in cui espose da Der Sturm e fu notato da Gropius, che lo invitò ad insegnare al Bauhaus. Altrettanto richieste le opere di questo periodo (da 1 a 2-3 milioni di dollari). Molto ambita tutta la produzione fotografica che va dai fotogrammi (dai 60.000 ai 450.000 dollari, a seconda se siano originali o fotografie degli stessi) alle fotografie (dai 25.000 ai 200.000 dollari) ai fotocollage. La fondazione ha prodotto anche un’edizione di fotografie a colori trattata da un’altra galleria contemporanea, Andrea Rosen. «László Moholy Nagy è considerato un artista moderno perché è morto nel 1946, a soli 51 anni – commenta Hug. – Sono sicuro che se fosse vissuto più a lungo, come Albers, sarebbe anche lui considerato un contemporaneo».