Nusbaum: è il momento di investire
«Serve un sistema bancario forte per un’economia solida e in crescita»
«Le banche italiane dovranno ripulire i bilanci dai Npl e fare spazio per aumentare i prestiti soprattutto alle Pmi. Serve un sistema bancario forte per un’economia solida e in crescita. Ma anche le imprese e gli imprenditori dovranno fare la loro parte in questo anno di cambiamenti incertezze: chi resta a guardare, è perdente. Vanno colte al volo le opportunità chi ha sfruttato questo periodo di tassi bassi per aumentare gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo sarà vincente. Non credo che il 2017 porterà disastri o catastrofi, ma andrà male a chi resterà alla finestra. Il crollo degli investimenti ha fatto scendere i prezzi e questo è il momento giusto per rientrare a prezzi più bassi». Edward Nusbaum, global ceo di Grant Thornton, non si spaventa di fronte ai cambiamenti, anche se epocali. Vede nuove opportunità nel 2017, anche in Italia. Grant Thornton su scala globale ha riportato un fatturato senza precedenti nel 2016 di 4,8 miliardi di dollari, e un aumento dell’11% dei dipendenti (47mila in 130 paesi). Anche in Italia, Grant Thornton, che vede ai vertici due italiani - Roberto H. Tentori presidente Grant Thornton Consultants e Maurizio Finicelli chairman Ria Grant Thornton - è in crescita, con un fatturato al 2016 di 20 milioni di euro e 250 dipendenti in 17 sedi italiane.
Lo Stato ha creato un fondo per sostenere il sistema bancario. È favorevole all’ingresso del settore pubblico nel sistema bancario?
Un sistema bancario solido è cruciale, essenziale per l’economia e per una crescita sana. Lo abbiamo visto in Grecia: quando le banche greche si sono ridotte si è contratta anche l’economia. Aiutando le banche si aiuta l’economia. Ma al tempo stesso le banche devono essere redditizie, fare profitti e devono riconoscere e risolvere il problema dei non-performing loans, è il primo passo, va fatto per aumentare la capacità del loro bilancio di fare nuovi prestiti alle imprese, a tutte, anche le più piccole. L’economia italiana è fatta di Pmi, anche micro imprese, in migliaia aiutano l’economia del paese. E le banche italiane devono essere in grado di finanziarle, così si creano posti di lavoro: devono gestire con maggiore trasparenza i Npl, incassare la perdita e fare gli aumenti di capitale. Devono guardare in faccia la realtà. E andando avanti in prospettiva dovranno aumentare i profitti con i prestiti, prestando a imprese che sono sane, in bonis.
Il 2017 è un anno complesso per l’Italia e anche per l'Europa, e non solo per il nodo delle banche. GT si sta espandendo in Italia: è un Paese sul quale puntate?
L’Italia è molto importante per noi. Vediamo in questo paese opportunità crescenti per il nostro business che può espandersi in tutte le direzioni. Le imprese italiane hanno bisogno di consulenza, dalle più piccole alle più grandi. Vediamo opportunità nel settore della contabilità, del fisco, dei servizi, dell’M&A, della compliance e del settore bancario. Sono ottimista per l’Italia quest’anno: il mondo sta cambiando e sale la domanda per prodotti di alta qualità, dove l’Italia eccelle, dalle tecnologie più avanzate al design. Il made in Italy piace nel settore alimentare, automobilistico, nella cultura, nel turismo e alcuni marchi italiani sono i numeri uno nel mondo per eleganza, qualità, stile, design. Il 2017 sarà un anno di grandi opportunità ma servirà anche una leadership adeguata e quelli che rimarranno alla finestra saranno i perdenti.
Il 2017 è un anno di opportunità ma di cambiamenti e incertezza. Negli Usa Trump alla Casa Bianca, in Europa il calendario elettorale e la partita su Brexit deve ancora iniziare. Tutto questo che impatto ha sul business?
Vedo tre eventi principali che avranno un impatto importante sulla geopolitica e sul contesto economico. Il primo è il modo in cui gli elettori hanno espresso il loro scontento e hanno chiesto cambiamenti, hanno votato contro lo status quo in Usa, Uk e anche in Italia il referendum è stato un modo di protestare. E c’è un collegamento tra il voto e il mondo delle imprese perché gli elettori rappresentano la popolazione nel mercato del lavoro. Un secondo evento è dato dalla risposta che darà la politica agli elettori che hanno respinto il vecchio modo di fare politica. Questo avrà un impatto notevole sul mondo delle imprese e dell’economia: quale, è presto a dirlo ma questo è il motivo principale che fa aumentare l’incertezza, ce ne accorgiamo noi a GT parlando con i nostri clienti. Il terzo evento è che questo mondo è divenuto imprevedibile e soprattutto nella politica, fare previsioni sulle elezioni è più difficile. Questa è una grande sfida per le imprese ma presi tutti e tre assieme, non penso che questi tre eventi faranno crollare i mercati.
E cosa consigliate ai vostri clienti più preoccupati?
Personalmente, non credo che avremo disastri. Per le imprese, i cambiamenti creano sempre opportunità e gli imprenditori devono essere capaci di coglierle al volo. Per esempio negli Usa, è vero che c’è incertezza su Trump ma possiamo già vedere che alcuni settori trarranno beneficio da questa amministrazione, per esempio quello bancario e dell’energia. Le azioni in questi settori sono salite: ecco un’opportunità.
Ma è difficile per le imprese investire, e muoversi i n un mondo che cambia continuamente e in una direzione che non si può prevedere?
Sono convinto che i cambiamenti in arrivo rappresentino nuove opportunità di crescita. Gli investimenti nel settore privato sono calati molto, proprio a causa dell’incertezza. I prezzi sono scesi, di conseguenza e adesso a questi livelli si aprono nuove opportunità, investire a prezzi più bassi significa poter raggiungere ritorni maggiori. Certamente, l’incertezza rende gli investitori nervosi. Ed è per questo che i periodi di incertezza non devono durare troppo a lungo. Brexit, prima la risolviamo e meglio sarà. Trump, quanto prima ci farà sapere cosa intende fare, e tanto meglio sarà. Il fattore temporale è importante. La velocità fa la differenza. Ma anche le imprese, devono muoversi velocemente, devono anticipare e pianificare, questo è un momento perfetto per investire. Anche i prezzi si muovono velocemente, torneranno a salire quindi questa finestra di opportunità va colta prima che si richiuda. Chi resta alla finestra, perde.