Il Sole 24 Ore

Camere di commercio, al via le iniziative per giovani e start up

I primi servizi avviati dopo la riforma

- Micaela Cappellini u

pL e Camere di Commercio italiane si stanno attrezzand­o per offrire alle imprese i nuovi servizi che la riforma ha affidato loro. Alternanza scuola-lavoro e digitalizz­azione, a quanto, pare, sono i primi ambiti su cui stanno concentran­do gli enti.

Così, la Camera di Commercio di Venezia-Rovigo ha lanciato un bando per sostenere i costi delle imprese che ospitano gli studenti in stage. A Caserta sono cominciati i progetti pilota per sostenere le start-up dei giovani che si concentran­o sui prodotti agroalimen­tari più tipici, come i vini autoctoni. Mentre a Bologna la Camera cittadina ha siglato le prime convenzion­i con gli istituti scolastici per portare gli studenti nelle imprese già un anno prima di quando sono stati previsti i tirocini.

pDigitale, alternanza scuola-lavoro, start up, internazio­nalizzazio­ne. Sono le parole chiave della riforma delle Camere di Commercio in Italia, che è cominciata nel 2014 con il taglio delle risorse economiche ed è destinata a terminare il 30 giugno, quando il loro numero dovrà scendere da 105 a 60. Penultima tappa del processo è stato il decreto legislativ­o del 25 novembre scorso, che elenca i nuovi servizi di cui le Camere di Commercio dovranno farsi carico nonostante una riduzione degli introiti da diritti annuali che per il 2017 è fissata al 50% di quanto le imprese versavano nel 2014.

Meno fondi dunque, e più servizi. Come si stanno attrezzand­o le Camere per questa rivoluzion­e? «In molti di questi ambiti abbiamo già cominciato a lavorare - spiega Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamer­e - penso al Registro nazionale per l’alternanza scuolalavo­ro, previsto dal Decreto Buona Scuola per contribuir­e a tagliare le distanze tra giovani e imprese. E penso al progetto che stiamo portando avanti con Google e il ministero del Lavoro per formare le competenze digitali dei nostri ragazzi da utilizzare nelle Pmi per aiutarle a sfruttare al meglio i van- taggi del web». Online dal 26 luglio, il Registro per l’alternanza scuola lavoro conta a oggi più di mille imprese iscritte, per un totale di circa 20mila percorsi di alternanza offerti. Mentre il programma gestito in collaboraz­ione con Google di iscritti ne conta 82mila.

Le Camere di Commercio si stanno muovendo anche singolarme­nte. Quella di Venezia e quella di Rovigo, ad esempio, sono state le prime ad essersi accorpate, ormai nel lontano 2014. Insieme, oggi si chiamano Camera di Commercio del Delta Lagunare e si confermano pioniere anche nell’offerta dei nuovi servizi previsti dalla riforma. Sul fronte dell’alternanza scuola-lavoro, per esempio: «Oltre al registro online - spiega il segretario generale della Camera, Roberto Crosta - a novembre abbiamo lanciato un bando di finanziame­nto per le imprese che intendono ospitare gli studenti. Abbiamo stanziato 400mila euro e in neanche due mesi abbiamo ricevuto già 60 richieste».

Venezia e Rovigo puntano anche sui servizi all’internazio­nalizzazio­ne, che stando al decreto legislativ­o di novembre non possono più comprender­e l’organizzaz­ione di attività promoziona­li direttamen­te all’estero, cioè le missioni: «Per questo ci concentria­mo sulle attività incoming - spiega Crosta - l’ultima delegazion­e straniera che abbiamo ospitato era composta dai grandi nomi dei parchi a tema, come Disneyland: li abbiamo portati a Bergantino, sede del distretto della giostra, e li abbiamo fatti incontrare non solo con gli operatori della filiera, ma anche con alcuni produttori agroalimen­tari, in un ottica multisetto­riale per promuovere il territorio a tutto tondo».

La Camera di Commercio di Caserta - che con oltre 107mila imprese iscritte è la 15esima più grande d’Italia e non rischia l’accorpamen­to - è avanti sul fronte delle start up: «Abbiamo avviato diversi progetti pilota che hanno contribuit­o ad aumentare l’occupazion­e giovanile, con un occhio particolar­e al turismo - spiega il suo presidente, Tommaso De Simone - per esempio, con l’aiuto di fondi regionali, abbiamo lanciato l’Enoteca provincial­e, attraverso la quale sosteniamo vini autoctoni e antichi come il Falerno del Massico, di cui scrive Plinio, o l’Asprino d’Aversa».

Ai giovani guarda anche la Camera di Commercio di Bologna: «Già l’anno scorso - racconta il suo segretario generale, Giada Grandi - nell’ottica dell’alternanza scuola-lavoro, abbiamo avviato le convenzion­i con gli istituti scolastici locali per portare gli studenti nelle aziende già nel corso del terzo anno, in modo tale che la scelta dello stage per il quarto anno sia più consapevol­e e proficua».

E per sostenere la digitalizz­azione delle imprese? La fatturazio­ne elettronic­a - attraverso la piattaform­a online messa a disposizio­ne dal sistema camerale - conta già 66mila imprese utilizzatr­ici tra quelle che rifornisco­no la Pa, e a settembre scorso è stata raggiunta quota 500mila fatture emesse. Anche i fascicoli elettronic­i di impresa, il luogo digitale in cui vengono conservati i principali documenti di utilità amministra­tiva, hanno raggiunto quota 500mila. Mentre corsi di formazione ad hoc sono già attivi in molte Camere sparse sul territorio.

PROGETTO PILOTA Con il contributo di Google oggi vengono formati 82mila esperti per aiutare le Pmi a utilizzare meglio il web

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