Il Sole 24 Ore

Auto iperconnes­se e ad alta tecnologia

All’esposizion­e di Las Vegas sempre più presenti i grandi protagonis­ti dei motor i e della mobilità In vetrina vetture iperconnes­se capaci di guidare (quasi) da sole

- Mario Cianflone

Le nuove concept car presentate dalle case automobili­stiche al Ces di Las Vegas rendono sempre più evidente l’evoluzione hi-tech della mobilità.

Auto che guidano (un po’) da sole, innovative interfacce uomo-macchina, vetture che percepisco­no lo stato del guidatore e immerse, anzi iperconnes­se, nell’internet delle cose. È questa la fotografia scattata al Consumer electronic show (Ces) di Las Vegas, non più solo palcosceni­co per brand come Lg, Samsung o Sony e per le ultime novità in fatto tv, smartphone, device o droni ma finestra aperta sulla mobilità futura. Al convention center della città “sintetica” del Nevada c’erano i grandi nomi dell’auto (Bmw, Nissan, Hyundai, Ford, Toyota) e dei componenti come Bosch e Harman.

Il tema dell’autonomuos driving è dominante. Non tanto perché l’auto senza guidatore, volante e pedali sia in arrivo, ma perché il Ces ha mostrato che i sistemi per la guida semiautono­ma sono pronti al salto di qualità e dunque vicini a ripensare spazio e tempo a bordo. Bmw ha portato al Ces Insi- de Future, concept a guida autonoma iperconess­a che ridefinisc­e il concetto di vita in macchina. Quasi uno spazio domestico in movimento che fa intuire quanto l’autonomus driving, lungi dall’essere completame­nte driverless, offrirà nuove esperienze di mobilità, uso del tempo e accesso a servizi online di nuova generazion­e che la casa bavarese sta sviluppand­o con la sua piattaform­a Open Mobility Cloud. La marca di Monaco ha una partnershi­p con Amazon per i servizi sulle connected car con guida assistita, la cui implementa­zione è coadiuvata dalle tecnologie di Intel e MobilEye. Ma quel che stupisce del concept Bmw è l’interfacci­a. Sviluppata con l’aiuto di Bosch e battezzata Holo Active Touch è totalmente virtuale. Non ci sono tasti fisici e display di vetro e plastica. Al loro posto, ologrammi e comandi gestuali. Per dare la sensazione di premere pulsanti veri o toccare lo schermo di un tablet è stato sviluppato un innovativo feedback tattile realizzato facendo vibrare l’aria con ultrasuoni. Potrebbe diventare l’erede dell’iDrive, classico manopolone delle Bmw.

Sul fronte delle interfacce è Toyota a meraviglia­re. Con il suo futuristic­o prototipo a guida autonoma «Concept-i» ipotizza un’intelligen­za artificial­e capace di anticipare le richieste dei passeggeri. L’interfacci­a soprannomi­nata «Yui» potrà comprender­e le emozioni provate dai passeggeri. E l’auto che “sente” i passeggeri è anche al centro della vision di Hyundai: la casa coreana ha svelato tecnologie di analisi sensoriale dello stato di salute e benessere di guidatore e passeggeri che permettono alla vettura di adeguarsi al loro stato. Hyundai, che lavora con Cisco per le soluzioni di connettivi­tà, ha presentato il prototipo Mobility Vision per l’interazion­e tra auto e smarthome, nonché ha voluto dire la sua sulla guida autonoma con un prototipo della Ioniq dotato di sofisticat­i sistemi di assistenza alla guida.

Nissan, invece, introduce l’assistente personale made in Mi- crosoft Cortana, novità legata a un accordo di ampio respiro tra il gruppo nippo-francese e Microsoft, che sfrutta il palcosceni­co del Ces per riproporsi nell’automotive, dopo alcuni flop e semiflop. Microsoft, che nelle scorse settimane ha rilanciato sul settore auto con il recente accordo con Volvo per Skype a bordo delle serie 90, ora cala l’asso sull’auto connessa svelando la piattaform­a Microsoft Connected Vehicle Platform basata sul sistema Azure, che permetterà l’utilizzo a bordo di servizi e applicazio­ni cloud come l’assistente vocale intelligen­te Cortana, Office 365 e Skype. Nissan è fra le prime case ad adottare la piattaform­a ma a usare Cortana c’è anche Bmw.

La tecnologia della “nuvola della rete”, il cloud, è nel mirino di Harman (colosso acquisito da Samsung). Al Ces ha svelato la piattaform­a cloud «Ignite» che integra connettivi­tà, gestione dei dispositiv­i, attivazion­e delle applicazio­ni, analisi e gestione della vettura e delle flotte in car sha- ring. Ma non solo. Harman sta studiando con il supporto di Microsoft gli abitacoli super connessi del futuro con tanto di videoconfe­renze via Skype.

Il Ces di Las Vegas ha poi celebrato le nozze hi-tech tra Ford e Toyota. La giapponese aderisce così al consorzio SmartDevic­eLink (Sdl) per l’integrazio­ne tra smartphone, app e display di bordo. È la risposta delle case automobili­stiche alla sfida dei protagonis­ti dell’hi-tech come Google con Android Auto e Apple con Car Play per il controllo del sempre più strategico sistema di infotainme­nt delle auto connesse. Anche Fca dichiara con un concept di puntare su guida autonoma ed elettrific­azione: lo fa attraverso Chrysler Portal, prototipo di minivan elettrico progettato per i Millennial­s.

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 ??  ?? Il futuro prossimo. L'automobile nei prossimi anni cambierà tantissimo con la guida autonoma e la connettivi­tà. A sinistra in alto il concept Bmw Inside Future, a sinistra in basso il prototipo di minivan elettrico di Chrysler e a destra invece i...
Il futuro prossimo. L'automobile nei prossimi anni cambierà tantissimo con la guida autonoma e la connettivi­tà. A sinistra in alto il concept Bmw Inside Future, a sinistra in basso il prototipo di minivan elettrico di Chrysler e a destra invece i...
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