I grandi default abitano negli Usa
pNel mondo tra gennaio e settembre 2016 il numero dei default di grandi società, quelle con un giro d’affari superiore ai 50 milioni di euro, ha fatto un balzo del 45% rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente. Un campanello d’allarme che conferma la fragilità delle corporation alle perturbazioni globali. Il caso più eclatante, secondo le rilevazioni di Euler Hermes, è stato quello della coreana Hanjin Shipping che nel solo 2015 ha accumulato debiti per oltre 4,5 miliardi di dollari. Un macigno che ha finito per schiacciare quello che era il primo gruppo coreano di trasporto marittimo di container con una flotta di 141 navi e il settimo al mondo.
È invece a stelle e strisce il record delle grandi crisi. Nella top ten ci sono infatti ben sette le società che lo scorso anno hanno fatto ricorso alle leggi fallimentari Usa. La maggioranza appartengono al comparto dell’energia, piegato dalle quotazioni del greggio al di sotto dei 50 dollari al barile.
Il comparto dell’energia è quello che guida la classifica dei settori più colpiti e prece- de quello dei servizi, del retail e la moderna distribuzione, le costruzioni per finire con l’agroalimentare. Nel complesso le realtà del manifatturiero e della meccanica riescono a superare senza grosse difficoltà l’avverso ciclo congiunturare. «Il timore è che questi default alla fine creino un effetto domino - spiega Ludovic Subran, Chief economist di Euler Hermes - aggravando le difficoltà dei fornitori più deboli». Per quanto riguarda i paesi ben 27 procedure riguardano società Usa, 20 russe, 15 tedesche, 11 francesi e 9 italiane. Tra i casi italiani spiccano quello dei tre poli (Centro Sud, Sicilia e Centro Nord) della Sisa (grande distribuzione), Grandi molini italiani, Cordioli & C. (costruzioni metalliche), Cantine Brusa, la Aps Piemonte (agroalimentare), il Gruppo Eldom (moderna distribuzione) per finire con la Lames (automotive). Questi i principali casi di imprese medio-grandi che hanno fatto ricorso alle diverse forme di procedure concorsuali.