Il Sole 24 Ore

Milano140 scommette sull’Europa

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un brand che sia insieme classico e contempora­neo. Partendo dalla storica azienda di famiglia dove si confeziona­no capi made i n Italy. Lo hanno fatto, nel corso degli ultimi 12 mesi, tre giovani imprendito­ri italiani: Lorenzo Torchio, diplomato al Master full time i n Retail Management della Business School del Sole 24 Ore, Michele Canziani e Stefano Ghidotti.

A gennaio 2016, infatti, hanno fondato Milano140, mar- chio di abbigliame­nto maschile - che prossimame­nte si evolverà in un’etichetta genderless – nato dalla voglia di rileggere l’heritage sartoriale made in Italy in una chiave più contempora­nea, con influenze artistiche. Grazie al coinvolgim­ento di Confezione Damap, azienda fondata dal nonno di Michele Canziani, Dante Borlin, a Cardano al Campo (in provincia di Varese) 56 anni fa e specializz­ata nella produzione per terzi di pigiameria e abbigliame­nto loungewear.

Il brand, non a caso, prende nome dal civico dove è sorto il primo laboratori­o della confezione.

Giunto alla terza collezione, Milano140 si prepara a sbarcare in una vetrina internazio­nale come Pitti Immagine Uomo, in calendario a Firenze da domani, con una collezione giocata tra vestibilit­à rilassate e check grafici e personaliz­zata da stampe d’archivio reinterpre­tate guardando ai lavori dell’artista John Beech .

«Nell’ultimo anno ci siamo impegnati a fondo per dare vita a questo progetto – spiega Lorenzo Torchio – che senza il know how della Damap non sarebbe stato possibile: con l’aiuto dei tecnici, dopo aver disegnato i capi, li abbiamo resi realizzabi­li e li abbiamo prodotti».

Il marchio è chiarament­e ancora nella fase di start-up, ma ha riscosso successo a livello internazio­nale.

Perché il focus commercial­e si è subito stretto su due mercati in grado di decretare la riusci-

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