Il ranking delle Università diventa digitale
La classifica delle università si legge su internet: sono disponibili online, da questa mattina, i dossier di documentazione, con tutti i dati di base in formato excel aperto, sulla base dei quali sono stati costruiti i 12 indicatori, dall’attrattività alla sostenibilità. dalla mobilità internazionale ai voti degli studenti. Le classifiche sono state anticipate sul Sole 24 Ore del 2 gennaio: nella versione digitale - si veda la schermata che riproduciamo qui accanto - consentono ora ai lettori di esaminare in dettaglio ognuno dei 12 indicatori e anche di modificarne il peso relativo ai fini delle graduatorie complessive.
Dai punteggi dei singoli indicatori sono state infatti ricavate due classifiche parziali e una classifica generale: 1 la prima classifica parziale è dedicata alla didattica e utilizza i primi nove indicatori (attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, voto degli studenti e occupazione); 1 la seconda è invece relativa alla ricerca e deriva dagli altri tre indicatori (qualità della produzione scientifi- ca, competitività della ricerca, qualità dei dottorati).
Il punteggio attribuito a ogni ateneo in queste due classifiche è dato dalla somma dei punteggi ottenuti nei singoli indicatori, diviso per il numero di indicatori a cui l’ateneo partecipa.
La graduatoria generale, infine, è stata realizzata calcolando la media dei punteggi ottenuti da ogni ateneo nelle due classifiche parziali relative a didattica e ricerca. Sia i dodici indicatori sia le classifiche finali sono distinte per università statali e università non statali. L’elaborazione presentata il 2 gennaio sul Sole 24 Ore ha assegnato il primo posto a Verona per gli atenei statali (seguita da Trento e, al terzo posto, la coppia Politecnico di Milano e Bologna), mentre per le non statali i primi tre posti sono andati alla Luiss, alla Bocconi e al San Raffaele.
Esaminando le classifiche sul sito, però, i lettori possono decidere di personalizzare la valutazione, attribuendo maggiore o minore peso ai vari indicatori e quindi privilegiando gli aspetti che ritengono più importanti.