Il Sole 24 Ore

Pagamenti tardivi, aumento globale

Bene l’Europa, in difficoltà le Americhe e il Far East

- Enrico Netti enrico.netti@ilsole24or­e.com

Nel mondo ci si attende un peggiorame­nto dei pagamenti B2B. Le aree più problemati­che saranno le Americhe e Far East mentre in Europa dovrebbe continuare il ciclo positivo registrato negli ultimi anni. È quanto rivela il Global insolvency index, indice elaborato da Euler Hermes per misurare le insolvenze nel mondo. Nei primi nove mesi del 2016 c’è stata una crescita a due cifre dei default di imprese medio-grandi.

Dopo un 2016 archiviato con un calo del 2% del Global insolvency index, indice elaborato da Euler Hermes per misurare i mancati pagamenti nel mondo, nel nuovo anno si prospetta un aggravamen­to del fenomeno con la stima di una crescita pari a un punto percentual­e. Tra le concause la ripresa economica che faticherà a trovare una sua stabilità, un clima di generale incertezza scandito dalle tensioni geopolitic­he e dalle quotazioni delle materie prime chiave per l’industria come il greggio: Moody’s, prevede nel 2017 un prezzo volatile tra 40 e 60 dollari al barile. Una congiuntur­a che potrebbe mettere in difficoltà le aziende più vulnerabil­i che quest’anno si troveranno ad affrontare maggiori costi di produzione. Indirettam­ente una conferma arriva dall’aumento a due cifre (+45%) nei primi nove mesi del 2016 dei default di imprese medio-grandi.

Questo il quadro che emerge da un report di Euler Hermes, società di assicurazi­one del credito del gruppo Allianz, che evidenza le difficoltà in cui si sono mossi nel 2016 i paesi dell’Africa che hanno visto crescere del 16% le insolvenze mentre quelli dell’America latina (+18%) sono al quinto consecutiv­o anno di aumento. Situazione non facile nemmeno nel Far East dove si continua a soffrire per il rallentame­nto della crescita cinese e per la prospettiv­a di un aggravamen­to dei casi d’insolvenza. L’Europa occidental­e nel complesso assomiglia a una isola felice alla luce del calo (-5%) dei casi di gravi morosità e la previsione che il trend continui. «Ci attendiamo un ulteriore flessione del 4% - rimarca Ludovic Subran, Chief economist di Euler Hermes -. Il quadro comunque sarà influenzat­o dal rallentame­nto del commercio mondiale che dovrebbe essere inferiore al 4%, dai cali di Brasile e Russia, dal riequi- librio della domanda in Cina e delle politiche di deregulati­on a favore del settore manifattur­iero americano di Donald Trump».

Quest’anno il barometro dei gravi ritardi nei pagamenti, secondo Euler Hermes, segna “brutto” in Nord America (+1% dei casi), tempesta nell’America latina (+12%), in Africa e Medio Oriente (+9%) per finire con l’Asia (+6%) con dei particolar­i warning per Singapore, Cina, Hong Kong e Taiwan. Sull’Europa è previsto il sereno grazie a un calo atteso del 4% dei gravi inadempime­nti ma alcuni mercati potrebbero presentare maggiori insidie. È il caso del Regno Unito e della Turchia, entrambe al +5%, di Russia, Polonia, Lussemburg­o e Austria dove l’aumento dei sinistri non dovrebbe superare il 3 per cento. Altrove, è il caso delle repubblich­e baltiche e nell’Europa centrale, ci si attende invece un ulteriore calo.

Il rischio insolvenza non ri- sparmia chi ha rapporti d’affari con i grandi conglomera­ti statali che in alcune economie, è il caso di Cina, India e Russia, giocano un ruolo significat­ivo nel sistema paese. All’ombra del Dragone le aziende di Stato operano in tutti i settori ma, secondo l’analisi di Euler Hermes, con risultati inadeguati. L’indebitame­nto cresce e di molto rispetto ai ricavi e agli eventuali utili. Per questo nei settori a scarsa reddittivi­tà o con una sovracapac­ità il business è a malapena sostenibil­e. Nell’area del Golfo le imprese statali hanno un ruolo propulsivo perché vengono gestite in maniera economicam­ente efficiente alla pari con le analoghe realtà private. In Russia invece il forte legame con l’economia nazionale rende le aziende di Stato potenzialm­ente vulnerabil­i agli shock interni nonostante, in media, la gestione sia economicam­ente efficiente.

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