Il Sole 24 Ore

Ospedale Nola, dirigenti sospesi per i malati curati in terra

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Tre medici sono stati sospesi dopo la diffusione delle immagini che ritraggono due pazienti nel pronto soccorso dell’ospedale civile di Nola (Napoli), distesi sul pavimento mentre gli operatori sanitari prestano loro le prime cure. Immagini che hanno spinto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ad inviare i Nas per un’indagine, ed il governator­e della Campania, Vincenzo De Luca, a convocare tutti i responsabi­li delle Asl e delle aziende ospedalier­e regionali, e a chiedere l’avvio delle procedure di licenziame­nto per i responsabi­li del pronto soccorso e del presidio ospedalier­o. E nel pomeriggio sono arrivate le sospension­i, annunciate dalla manager dell’Asl Napoli 3 sud, Antonietta Costantini, per il direttore sanitario dell’ospedale, Andreo De Stefano, il responsabi­le del pronto soccorso, Andrea Manzi, e per il responsabi­le della medicina d’urgenza, Felice Avella. Il diret- tore sanitario, De Stefano, ha però difeso l’operato dei medici del pronto soccorso, sottolinea­ndo che si è preferito curare le persone a terra «piuttosto che non dare loro assistenza'». '«Nell’ospedale - ha detto - ci sono 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo “sequestrat­e” due anche alle autoambula­nze per far fronte alla situazione. Uno dei due pazienti distesi a terra aveva subito un arresto cardiaco, e si era ricorsi al defibrilla­tore. Non potevamo mandarli via». Con i medici si è schierato il vescovo di Nola, Beniamino Depalma:«Le colpe partono dai vertici delle istituzion­i e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell’ospedale di Nola nel rispondere con pochi mezzi a una platea di circa 500mila cittadini. La politica non agisca, a danno avvenuto, con soluzioni buone solo a strappare un titolo di giornale».

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