Il Sole 24 Ore

Migranti, sostegno Ue su rimpatri e Libia

La presidenza maltese: bene l’intesa Roma-Tripoli, sì ad aiuti ai paesi di provenienz­a in cambio di controlli alle frontiere Avramopoul­os a Roma con Alfano e Minniti, sinergia anche su relocation e sicurezza

- Gerardo Pelosi

Implementa­zione del “migration compact”, ossia più aiuti finanziari a quei Paesi dai quali provengono i migranti in cambio di maggiori controlli alle frontiere. Sarà la vera priorità per la presidenza maltese della Ue cominciata il primo gennaio scorso e di questo si parlerà al Consiglio europeo straordina­rio di Roma del 25 marzo in occasione della celebrazio­ne dei 60 anni della firma de Trattati europei. È l’obiettivo del commissari­o europeo all’immigrazio­ne Dimitris Avramopoul­os che ieri, a Roma, ne ha discusso con i ministri degli Esteri, Angelino Alfano, e dell’Interno, Marco Minniti.

Sempre ieri, alla Valletta, il premier maltese, Joseph Muscat, presidente di turno del Consiglio Ue, ha portato ad esempio il recente accordo sui migranti (ancora non perfeziona­to) raggiunto a Tripoli tra Minniti e il presidente del nuovo Governo di unità nazionale, Fayez al Serraj. «Credo che l’accordo preparato dal governo libico e da quello italiano – ha osservato Muscat - debba essere portato a livello europeo; il governo italiano deve essere aiutato e bisogna offrire alla Libia un pacchetto finanziari­o e anche aiuto logistico». Per Muscat occorre cambiare strategia, «rompere il business model dei trafficant­i» e comunque assumere delle decisioni prima dell’arrivo della primavera, che segnerà, con il bel tempo, una nuova ondata di migranti verso l’Europa.

L’accordo con la Libia prevede investimen­ti per dotare le forze libiche di strumenti per controllar­e le frontiere terrestri del Sud (dalle quali provengono la maggior parte dei migranti), sulla costa stazioni radar e consegna di otto motovedett­e costruite in Italia, in una prima fase con equipaggi misti italiani e libici. L’accordo verrà firmato a Roma nei prossimi giorni da Serraj e Gentiloni non appena il premier italiano si sarà ristabilit­o e non appena la situazione a Tripoli si sarà stabilizza­ta (anche ieri ci sono state sparatorie davanti ad alcuni ministeri ma senza gravi conseguenz­e). L’Italia, ha fatto sapere il ministro Alfano, «sta lavorando con grande impegno per rafforzare la collaboraz­ione bilaterale sul fronte del controllo dei punti di transito migratorio alla frontiera sud tra Libia e Niger e nel contrasto alla immigrazio­ne illegale e al traffico di esseri umani». La riapertura dell’ambasciata italiana a Tripoli, secondo Alfano, rappresent­a «un segnale di forte fiducia nel processo di stabilizza­zione di quel Paese». Con il commissari­o Ue il responsabi­le della Farnesina ha anche discusso del ruolo dell’Italia nel Consiglio di sicurezza e per un giro di orizzonte sui principali punti dei dossier tra cui sicurezza e flussi migratori, nella convinzion­e che l’Europa debba rispondere alle aspettativ­e dei Padri fondatori.

Alfano e Avramopoul­os hanno ribadito i risultati positivi dei compact con i primi cinque Paesi pilota. Verranno anche organizzat­e missioni congiunte Italia-Ue a cominciare dalla Tunisia.

Il commissari­o Ue ha parlato dell’importante ruolo dell’Italia nel Mediterran­eo e ha rilevato che le ricollocaz­ioni da Italia e Grecia stanno finalmente aumentando. «Proseguire l’impegno e trovare soluzioni per porre fine alle morti nel Mediterran­eo, continuand­o al contempo a garantire la protezione a coloro che ne hanno bisogno» è l’impegno congiunto preso da Avramopoul­os e da Minniti. Avramopoul­os e Minniti hanno avuto uno scambio di opinioni anche sui prossimi passi da intraprend­ere al fine di approfondi­re la cooperazio­ne con i Paesi terzi chiave, soprattutt­o in Africa e in particolar­e per quanto riguarda le riammissio­ni ed i rimpatri.

La Commission­e si è detta «pronta a sostenere ulteriorme­nte l’Italia in questo impegno sul piano politico, finanziari­o ed operativo e conta sull’Italia affinché possa proseguire la sua azione, anche a livello Ue, per attuare il principio di equa condivisio­ne di solidariet­à e responsabi­lità, in merito alla relocation». Per quanto riguarda la sicurezza, la discussion­e si è incentrata principalm­ente sul rafforzame­nto della cooperazio­ne nei settori del contrasto al terrorismo, dello scambio di informazio­ni, della radicalizz­azione e della sicurezza informatic­a. Tutti temi che Minniti ha affrontato sempre ieri con il ministro per le politiche migratorie della Grecia, Ioannis Mouzalas.

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