Campagna in Italia dell’austriaca Lifebrain
VENETO Acquisiti altri tre laboratori a Padova: l’obiettivo è la creazione di una rete assistenziale
Una nuova acquisizione a Nordest per Lifebrain, gruppo austriaco attivo nella medicina di laboratorio. La holding di investimento viennese, specializzata nella acquisizione di laboratori di diagnostica di medie dimensioni in tutta Europa, ha rilevato tre laboratori nella provincia di Padova.
Un’operazione che «si colloca nell’ambito del progetto di Lifebrain di creare in Italia una vera e propria rete assistenziale territoriale, in grado di offrire un servizio di eccellenza ai piccoli, medi e grandi laboratori e, quindi, ai pazienti nelle principali regioni italiane», si legge nel comunicato che ufficializza l’accordo. Lifebrain è stata assistita sul piano legale da Dentons (e da Kon sul piano finanziario), mentre i venditori - il cui nome resta riservato - so- no stati seguiti dallo studio Giovanni Barbini con sedi a Milano e Padova.
Solo nell’ultimo anno e sempre con l’assistenza di Dentons, Lifebrain ha concluso altre operazioni di acquisi- zione tra cui quelle dei laboratori Fleming Belluno (Veneto), Pignatelli e Ginosino (Puglia), Montella (Campania), Adige (Trentino Alto Adige), Ircas, Res Medica e Pasteur (Lazio), Estense (Emilia-Romagna), Valdarno (Toscana) e Istituto Biotest (Liguria). Precedenti acquisizioni avevano riguardato, nel 2015, un centro diagnostico napoletano e prima ancora il gruppo Guidonia (Roma).
Le acquisizioni in campo sanitario di strutture private si sono moltiplicate negli ultimi anni: anche per far fronte a questo fenomeno nell’ottobre 2015 proprio in Veneto è nata “Rete salute”, la prima rete locale (terza esperienza a livello nazionale) di imprese comprendente strutture ambulatoriali. Inizialmente hanno aderito 22 strutture - con un fatturato aggregato di circa 20 milioni di euro, 500 tra dipendenti e collaboratori, circa 150mila accessi e oltre 1.500.000 prestazioni erogate dall’inizio del 2015 - che sono diventate oggi 36, accredita- te al Sistema sanitario regionale e certificate Iso 9001/2008, localizzate fra Padova, Vicenza, Verona e Treviso, ma con filiali anche a Gorizia e Trento.
«In una situazione di riorganizzazione complessiva della sanità regionale - avevano spiegato i promotori - la possibilità di accedere a servizi complementari e integrati con costi e tempi di attesa competitivi è la risposta ai crescenti bisogni nel settore salute». Ogni impresa appartenente alla rete si è impegnata a condividere standard strutturali, tecnologici, organizzativi, metodologici, produttivi, di controllo della qualità e delle procedure.
LA STRATEGIA L’operazione continua sulla linea delle acquisizioni di strutture sanitarie in tutta la Penisola